Baba – I nonni nella letteratura per l’infanzia. Incontro LIA

Vassilissa baba radice-labirinto

Nonna, nonnina, nonnetta.

Con quanti diminutivi e vezzeggiativi ci rivolgiamo a chi ha oltrepassato da molti anni la soglia della giovinezza! Pare quasi siano dei bambini. Superato il punto critico in cui ci si sente ancora giovani sebbene il nostro corpo mostri i segni di una trasformazione, l’anima fanciulla si palesa con maggiore splendore e da ogni piega della nostra pelle riluce preziosa l’antica bellezza che da sempre ci conferisce la noncuranza.
Un bambino non sa di essere bello, incarna il suo sole interiore perfettamente e non ha bisogno di molto per illuminare una stanza. Lui è, esattamente come sono le nonne e i nonni della letteratura: magnifici, pieni, rotondi, perfetti.
Più la pelle raggrinzisce più la sfera lucida dell’anima si perfeziona in attesa del grande viaggio. Il corpo diventa una crisalide e l’anima liscia e tonda può scivolare fuori dall’involucro senza fatica portando con sé quanto di più splendente possediamo: un’antica fanciullezza e una giovane sapienza.
Tutto questo e molto di più è la Baba Jaga delle fiabe e un pezzettino di lei vive in ogni nonno della letteratura per l’infanzia.

LIA radice-labirinto nonniHa parlato di Nonni il gruppo di lettori di “Leggere insieme ancora” che si è incontrato domenica 26 ottobre a Radice-Labirinto. Nel mese del novello autunno, quando le foglie attraversate da un tiepido sole ci regalano le sfumature accumulate durante l’estate, ci siamo ritrovate in poche intorno ad una torta fragrante e ad una tazza di tè bianco: quattro lettrici appassionate e una libraia.
L’atmosfera intima ha fatto emergere ricordi e con essi emozioni sopite che si sono a volte sciolte in pianto.
Sul tavolo pochi libri, ma la consapevolezza che il tema del mese portasse con sé molto di più. Un tema percepito come difficile perché intriso di vita, di cose piacevoli e spiacevoli, di immagini e sensazioni recuperate da un tempo passato.

La cosa più sorprendente è stato capire, un po’ alla volta, che il nonno o la nonna sono figure epifaniche al cospetto delle quali ognuno di noi offre i suoi doni, i suoi ricordi migliori. I nonni non sono figure del tutto reali: come la Baba Jaga abitano il bosco e dunque, l’inconscio. I nonni dei libri servono a portare chiarezza, a comporre il mosaico di un personaggio sempre a cavallo di un mortaio nel quale si frantumano e mescolano continuamente fantasia e quotidianità, ideale e reale, desideri e delusioni.
Eric PuybaretI nonni sono anime sacre, mai del tutto concrete, mai del tutto al di qua del confine della vita reale. Come deve essere un nonno? Saggio, empatico, dolce, amorevole; deve diventare un maestro, incarnare la radice del padre e della madre, deve andare a fondo nel presente per nutrire il bambini con poche splendenti parole. E quando noi pensiamo ai nonni, ci vediamo bambini. Non più librai, lettori, madri e padri, ma bambini, che hanno ricevuto da loro qualche magnifico dono: una storia indimenticabile, un profumo buono, una gita in bicicletta, il ricordo di un’avventura, un dolce fatto in casa, una giornata nell’orto.
Non c’è oscurità apparente nei nostri nonni e se c’è, li ha posseduti completamente. Non può esistere una nonna né buona né cattiva: se non ha avuto un peso nella nostra vita era senz’altro fredda e lontana, quindi non buona. Se ci ha fatto del bene sarà incredibilmente buona, se ci ha fatto del male sarà indicibilmente malvagia; in ogni caso sarà un archetipo e in quanto tale ricoperto da un alone di sacralità. Il confine tra la Baba e la Strega è da sempre molto sottile.
Quante nonnine nelle fiabe si rivelano giuste e benigne nonostante ci siano state presentate come streghe? E quante ci hanno ingannato indossando i panni di una vecchia veneranda e amabile?

“Non avvicinarti a quella vecchina: è una furba di tre cotte, è una strega!” Dice un padre al suo bambino nella fiaba La guardiana delle oche alla fonte. La nonnina di questa fiaba si rivelerà davvero una strega, ma capace di grande generosità e compassione.

baba jaga nonni radice-labirintoNon c’è fiaba in cui una vecchina non oscilli continuamente tra questi due poli, tra una nonna amata e una vecchia strega.
Le fiabe vivono in ciascuno di noi come archetipi potenti, così come sono archetipi potenti le figure dei nonni.
E’ impossibile trovare, nell’editoria per l’infanzia contemporanea, un albo illustrato che ci mostri dei nonni ambigui nel loro elargire saggezza e bontà, ma quanti libri di streghe, di contro, esistono? E cosa sono le streghe?
E’ molto interessante che il tema scelto, dopo i nonni, dal gruppo LIA per il mese di novembre verta proprio sulle streghe.

Potremmo obbiettare che la figura maschile del nonno, molto raramente si trasforma in stregone e nonostante ci siano alcune importanti eccezioni letterarie come Mago Merlino, in generale la nonna, in quanto personaggio femminile connesso alla natura, è più densa, misteriosa e, non in ultimo, detentrice di un potere immenso.
nonni radice labirinto 3La nonna e il nonno d’altra parte hanno, anche nell’albo illustrato, due energie completamente differenti che molto ricordano la differenza tra mago e strega: il nonno è una figura d’azione, capace di far germogliare la terra, di aggiustare marchingegni, di instillare fiducia nelle proprie capacità fisiche, di risolvere problemi, di donare saggezza. La nonna è una figura della casa, delle pentole, degli aghi e del tessuto; le sue mani sono spesso indaffarate, ma ci è concesso solo osservarle, non ci sveleranno i trucchi del mestiere. La nonna è sapiente, brava nel fare le cose, ma la sua sapienza rimane mitica, inarrivabile “… Come faceva le lasagne mia nonna…!
La nonna è magica, insegna con la voce, deposita in noi la speranza che un giorno saremo in grado di manovrare aghi e mestoli con la stessa destrezza. La nonna consola, accoglie, racconta le fiabe. La nonna presiede al focolare, rammenda, pulisce, resta seduta.

E mentre leggete queste cose, sono certa che ognuno di voi sovrappone una o più caratteristiche precedentemente elencate ai propri nonni reali. Non è così? Non saranno forse perfetti come quelli dei libri, ma i nonni della letteratura per l’infanzia servono proprio a questo: a sublimare i nonni reali.
Pani d'oro Baba radice labirintoE chi i nonni non li ha mai conosciuti, non si sentirà più orfano con un libro in mano e potrà anche confidare nel fatto che la nonna che gli è mancata assomiglierà moltissimo a quella del suo amico che invece l’ha conosciuta, perché esse spartiscono un immaginario comune potentissimo.
Un nonno è sempre con noi, reale o immaginario che sia perché tutti noi desideriamo avere delle radici. E più i nonni letterari incarnano modelli di saggezza, sapienza e dolcezza, più noi ci sentiamo rassicurati.
Questo è anche uno dei motivi per cui “i libri aspirina” sui nonni, quelli cioè che non raccontano che la realtà, non conquistano i bambini.
Il nonno e la nonna non possono essere del tutto reali, essi devono essere mitici per abbracciare appieno la fanciullezza. Il nucleo luminoso racchiuso nei nonni che sul finire della vita, corrisponde paradossalmente così bene ai primi anni della nostra esistenza, è ciò che tiene stretto in un cerchio di luce indissolubile nonni e nipoti. Per brillare quel nucleo ha bisogno dell’immaginazione, delle fiabe , degli archetipi, e quindi delle storie.

Le riflessioni contenute in questo articolo nascono dai pensieri e dagli albi che i lettori hanno esposto durante l’incontro.
Grazie a tutti di cuore.

Vi aspettiamo Domenica 23 Novembre dalle 15 alle 16:30 a Radice-Labirinto per parlare di Streghe.

Gli albi presentati da Silvia, Dieuwrtje, Elisabetta, Angela e Alessia sono:

  • Ho lasciato la mia anima al vento, di Roxane Galliez e Eric Puybaret, Emme edizioni
  • La vita segreta dell’orto, di Gerda Muller, Babalibri
  • I racconti di Mamma Oca, Charles Perrault, Donzelli
  • Fiabe Russe, di Cecile Terouanne, Motta Junior
  • Nonno Verde, di Lane Smith, Rizzoli
  • Oltre l’albero, di Madana Sadat, Artebambini
  • I pani d’oro della vecchina, di Annamaria Gozzi e Violeta Lopiz, Topipittori
  • A casa dei nonni, di Arianna Squilloni e Alba Marina Rivera, Donzelli
  • Leo e Lia, di Laura Orvieto, Giunti
  • Sciocco Billy, Anthony Brown, Kalandraka
  • Nel bosco, Anthony Brown, Kalandraka

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