Semi e Parole – una giornata per la poesia | seconda edizione

Cari amici,
dedico questo articolo a tutti coloro che sabato 30 maggio hanno acceso Piazza Garibaldi con le loro parole poetiche, l’hanno riempita di risa, canti, danze… Grazie a tutti davvero.

Silvia Vecchini ha detto che la poesia non è mai facile. E’ vero; e la poesia diventa ancora più difficile se gli adulti, per primi, smettono di leggerla.
Eppure le parole poetiche perdurano dentro di noi; conserviamo non solo gli echi di versi imparati a memoria, ma anche i sussurri continui delle cose del mondo. Riuscire ad ascoltarli è la chiave. Una volta imparato a tendere l’orecchio anche quelle parole messe una sotto l’altra svelano il loro incanto.
Semi e Parole nasce per dare a tutti questa opportunità.
Dagli allestimenti, ai gesti danzanti di Irene, dalla matita di Sualzo alla chiave d’argento che Silvia ha donato ai bambini, dal segno di Suzy Lee alla voce che canta di Giulia e Alice… tutto in questa giornata vuole essere poesia.

La poesia ha bisogno di intermediari, di delicati ambasciatori che la porgano ai lettori con grazia, senza forzare.
Sualzo e Silvia hanno trovato il loro modo: Disegni Diversi sono l’incontro felice del fumetto (altro genere piuttosto bistrattato) con le poesie di Silvia. Una tavola, una poesia. Una cosa che arriva al lettore con semplicità e freschezza… un’idea che richiede un grande lavoro.
A Radice-Labirinto invece abbiamo ideato una giornata dedicata alla poesia: non due giorni, non un festival, ma una giornata. Una giornata che possa arrivare ai nostri lettori con semplicità e freschezza… un’idea che richiede un grande lavoro.
Per i librai Semi e Parole inizia all’alba e finisce a notte inoltrata, per il nostro pubblico è un pomeriggio di luce, di lettere che ciondolano al vento, di tende che si gonfiano leggere, di segni, di fiori, di sole.

“In mezzo alla fiaba” è il libro di poesie di Silvia Vecchini che accompagna la seconda edizione di Semi e Parole. Anche nella prima edizione le parole poetiche erano quelle di Silvia, ma tratte dal libro “Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno” edito da Topipittori. Silvia è ormai la nostra ambasciatrice e siamo certi che la rivedremo anche alla terza edizione.
Fiaba e Poesia, niente di più bello. Il Festival della fiaba si avvicina, e Semi e Parole è già un sentiero nel bosco. “In mezzo alla fiaba” è un ponte di meraviglia, le poesie in generale lo sono, così sospese tra il mondo del visibile e quello dell’invisibile.
Le fiabe nelle poesie di Silvia mantengono la loro leggerezza e il loro mistero e mentre Irene le interpretava danzandole, è apparso subito chiaro come le cose belle si parlino continuamente: danza, fiaba, poesia… intrecciarle è un attimo se sono ben fatte. Trasparenti e fluttuanti le parole poetiche sono entrate veloci nell’immaginazione dei bambini e senza incoraggiamenti i bambini si sono messi a danzare.
Silvia Vecchini ci ha raccontato che la poesia è il suo linguaggio congeniale, che deve fare un piccolo sforzo per non parlare in versi, per non attorcigliare le immagini alle parole in nodi di luce, che si sveglia tenendo stretti negli occhi sogni vividi e inquieti (e i sogni, si sa, parlano in versi).
Ho riflettuto a lungo su questa possibilità, cioè quella che ognuno di noi abbia in dono un linguaggio alla propria nascita, un modo di mettere insieme le parole, un modo che rifletta la sua essenza profonda. Io credo che molti bambini abbiamo in dote la poesia. Semi e Parole allora vuole essere la fata madrina di tutte le persone che serbano questa virtù, l’ambasciatore che delicatamente versa gocce d’acqua sui boccioli ancora acerbi. Silvia porta sempre con sé dei piccoli quaderni in cui annota le parole che la attraversano; ci ha fatto vedere qualche pagina è a noi è sembrato di vedere, in quei segni minuti sui fogli, una manciata di semi.

Continuate a seminare parole.

Ringraziamo di cuore:
Veronica Vecchi per gli allestimenti e le idee luminose, Silvia Marchesi per l’aiuto indefesso e la simpatia, Irene Bucci per la sua grazia, Giulia Napolitano e Alice Sacchi per il ritmo bello del loro cuore, Federica De Felice per le sue mani poetiche, Silvia Vecchini per la bellezza delle sue parole, Antonio Vincenti (Sualzo) per la felicità del suo sorriso.

Le fotografie sono state scattate dagli occhi belli di Valeria Cammarota e Silvia Marchesi.


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