Storie per passare l’estate o l’inverno, da leggere sotto le coperte o in un giorno di pioggia, storie per crescere con parole sapienti e piene di meraviglia, storie magiche capaci di spalancare nuove finestre sulla tua giovane immaginazione.

“Alice nel paese delle meraviglie” è un libro da riporre con cura sulla mensola della tua camera, da non lasciare mai all’abbraccio della polvere perché anche se ora sei piccolino, puoi di questo libro guardare le belle figure e intanto affinare lo sguardo. Ogni illustrazione è un mondo, uno spazio da esplorare con occhi attenti e sensibili perché, come Alice, potresti ritrovarti a saltare oltre la lucida superficie della pagina illustrata da MinaLima, trascinato da filastrocche piene di ritmo e gioia di vivere, incontrando buffi personaggi o prendendo un tè insieme al Bianconiglio.

Leggendo questo romanzo sentirete vibrare dentro di voi il sapore della verità perché quando un grande scrittore come Lewis Carroll dà vita a una storia tanto magnifica capace di travalicare i secoli rimanendo intatta nel cuore di tutti, allora significa che quella storia ha attinto alla vita reale, è in grado di parlare alla parte più profonda di noi e in modo misterioso preserva l’infanzia da quanti vorrebbero metterla in gabbia.

Questa storia dice che i bambini sono liberi, liberi di sognare, di sbagliare, di soffrire, di scegliere, di inciampare, di desiderare e di andare. Dove? Lontano, sperimentando i loro talenti, provandosi con la loro paura, per mano o da soli perché essi sanno senza alcun dubbio seguire il loro cammino.
“Alice nel paese delle meraviglie” è un racconto sull’indipendenza e su una genitorialità che non è assente, bensì discreta e vigile benché quasi invisibile. Genitori che lasciano spazio e che custodiscono i bambini sapendo dare loro fiducia, definendo di volta in volta confini vari e mutevoli in base all’esperienza e alla quotidianità.

E se si parla di gioco e libertà, allora ecco che mi viene naturale fare riferimento ai due albi illustrati di Suzy Lee, Ombra e Mirror. Le bambine di Suzy Lee parlano attraverso le immagini. Le parole vengono lasciate a voi. Le parole ci sono, ma sono nascoste, restano in agguato sotto il bianco della pagina.
Una bambina gioca con la sua immagine riflessa nello specchio e cosa succede? Una bambina, in Suzy Lee, gioca con la sua ombra proiettata sul muro e cosa succede?
Potremmo chiamare questa bambina Alice per la sua capacità di entrare in spazi paralleli e pieni di incantesimi.
Esistono davvero le due bambine al di là della superficie? Esiste l’anima? E se sì, cos’è?
Forse l’anima è una bambina, allegra, vivace, a volte preoccupata, timorosa e impaurita. A volte ci pare fragile, ma quando va in mille pezzi o la si abbaglia con una luce troppo forte, è ancora pronta a ricomparire, a seguirci, a trovarci ovunque noi siamo…nella vetrina di un negozio, nel riflesso di un raggio di luce sul muro, tra le sfumature della nostra stanza avvolta di sonno la notte.

Suzy Lee ci insegna a guardare oltre, così come Alice.

Altre edizioni che i librai di Radice-Labirinto consigliano ai propri lettori:

  • “Alice nel paese delle meraviglie”, illustrazioni di Lisbeth Zwerger, edito da Nord-Sud Edizioni, 16,90 €;
  • “Alice nel paese delle meraviglie”, illustrazioni di Helen Oxenbury, edito da Rizzoli, 24,90 €;
  • “Alice nel paese delle meraviglie”, illustrazioni di Benjamin Lacombe, edito da L’Ippocampo, 29,90 €;
  • “Alice al di là dello specchio”, illustrazioni di Benjamin Lacombe, edito da L’Ippocampo, 29,90 €;
  • “Alice nel paese delle meraviglie”, narrativa edito da Demetra, con testo italiano a fronte e note linguistiche, 7,90 €.

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