In tempo di quarantena, uno scrittore ritorna alla sua città d’origine, Mantova. È solo. Le uniche uscite che, un po’ furtivamente, si concede sono lunghe passeggiate notturne. Avvolto nel silenzio profondo di una città trasfigurata, quasi metafisica, rimane colpito dalla forza dirompente di alcune piante ed alberi cresciuti in posti ostili: in un interstizio di cemento, tra due muri o due pietre di una casa… Da più parti indicato come il più importante scrittore italiano vivente, Antonio Moresco ci consegna un’opera suggestiva e onirica che affronta il rapporto di un uomo con la natura arborea e ha tanto da insegnarci sul tempo che stiamo vivendo.