Quante sono le storie popolari e colte, scritte o solo raccontate, portate in scena o sullo schermo, che nel corso dei secoli hanno narrato di quella strana coppia nota come «la Bella e la Bestia»? Tra i motivi letterari più ricorrenti nella tradizione narrativa occidentale, il tema della Bella sedotta dalla Bestia è senz’altro di quelli che più hanno acceso la fantasia dei narratori e degli artisti e più hanno affascinato il grande pubblico. Da Apuleio a Walt Disney, l’accostamento spiazzante e all’apparenza innaturale tra la fanciulla dotata di grazia e la creatura rozza e bestiale ha incalzato, e a tratti insidiato, la più tradizionale coppia della principessa in rosa col suo bel principe azzurro. Ed è proprio questo continuo ritorno, di volta in volta rivisitato a seconda delle epoche e dei contesti, che il libro offre al godimento del lettore. Dalla favola di Amore e Psiche in cui Apuleio per primo, nel suo Asino d’oro, evoca l’immagine dell’affascinante rivale di Venere in preda al timore di amare un enorme serpente, alla Bella di Angela Carter, premio di una partita a carte giocata tra la Bestia e il padre della ragazza, si raccolgono qui le versioni più significative di un luogo letterario che, dopo la fase di oblio del medioevo, ha ritrovato fulgore in epoca moderna, riuscendo a stimolare la creatività di alcuni dei più illustri autori di fiabe e di racconti, fino a giungere ai giorni nostri. Straparola e Basile, Perrault e le Signore d’Aulnoy, de Beaumont e de Villeneuve, i fratelli Grimm e Italo Calvino sono solo alcuni dei nomi che hanno raccontato le tante Belle e Bestie di questa raccolta, il cui magico filo è sapientemente riavvolto nella Postfazione da Marina Warner. A chiudere questo gioco di specchi e di rimandi narrativi è una spiazzante, inedita, folgorante versione della Bella e la Bestia, la prima del terzo millennio, appositamente scritta in occasione di questo volume da Vincenzo Cerami.