“La perla” di John Steinbeck può stare sul comodino di ogni stanza.

Il catalogo Bompiani è un catalogo che amiamo molto soprattutto da quando è diretto da Beatrice Masini.
Ci sono titoli, in questa bella e raffinata collana di tascabili, che proponiamo quasi ogni giorno in libreria, sia ai nostri lettori più piccoli e sia agli adulti: da “Ultimo venne il verme” di Nicola Cinquetti a “Bambole giapponesi” di Rumer Godden, da “Lo stagno dei caimani” di Emilio Salgari a “Nel paese della gattafata” di Orsola Nemi.

Mi piaceva dunque l’idea di recensire il romanzo “La perla” del premio Nobel John Steinbeck splendidamente tradotto da Bruno Maffi nel 1964 e oggi riproposto da Bompiani con la revisione di Luigi Sampietro e la copertina e le illustrazioni di Alessandro Sanna.

Ci tengo molto che gli adulti, i ragazzi e i bambini (ad alta voce consiglio questo libro già dai 10 anni) possano scoprire i classici perché incontrare la grande letteratura è sempre un dono inaspettato. Tra le pagine di libri come questo, aleggia il mistero della scrittura e la capacità dell’essere umano di cogliere, attraverso le parole, l’esistenza e altre vite.

Kino, Juana e Cojotito sono nativi americani della costa californiana (lo stesso Steinbeck nacque nella cittadina rurale di Salinas). Vivono di poco, anzi di niente, ma sanno godere di quel che hanno: una capanna – un’unica stanza con il pavimento di terra battuta -, tortillas di mais e pesce come unico desco e le antiche “Canzoni della Famiglia” a vegliare su di loro e a scandire il tempo buono di una quotidianità sempre uguale a se stessa. Kino è un giovane pescatore di perle, e Cojotito, il suo primo figlio, è ancora in fasce. Il romanzo inizia all’alba, in una mattina apparentemente come tante altre.

La scrittura di Steinbeck è realistica e allo stesso tempo ricca di elementi altri, sfumature sottili e fluide, attinte di un’immaginazione sensibile che sa calarsi nell’animo umano per capirne i paesaggi, i presagi e gli umori. L’intreccio con cui il reale si tinge di questi elementi è teso con tale sapienza che la storia di Kino e quella della sua coscienza diventano un tutt’uno con i luoghi del racconto. Il passo della narrazione sembra seguire il ritmo del giorno: inizia lento all’alba, si anima alla mattina per raggiungere un primo climax a mezzogiorno, discende nel pomeriggio per riaccelerare la notte. La trama di Steinbeck è come un sole che sorge e tramonta, seguire il suo arco nel cielo chiede al lettore di appropriarsi (o riappropriarsi) di un ritmo letterario. Ed è forse questo esercizio in un tempo altro che oggi avverto mancare nei libri destinati alle nuove storie eccessivamente preoccupate di tenere il lettore incollato alla pagina.

A questo proposito la scelta di affiancare a questo romanzo, un’artista talentuoso come Sanna è più che appropriata. Alessandro Sanna interpreta con le sue otto tavole, l’anima vibrante e luminosa del romanzo: figurine nere, appena accennate sono letteralmente immerse nei colori del paesaggio. Qualcosa più grande di loro le sovrasta, il bene e il male, la fortuna e la sventura. Il sole sorge e tramonta anche in questi acquerelli potenti ed essenziali. Non c’è via di scampo: Kino, il lettore e la storia sono un tutt’uno con il respiro creato.

Nel suo svolgersi, questa storia dal ritmo ora piano ora incalzante, sa calarsi dentro al nostro immaginario come un secchio in fondo ad un pozzo: quello che riporterà in superficie sarà diverso per ciascun lettore. Sono quasi certa che alcuni di voi scaglieranno il secchio lontano, altri vi si rispecchieranno, altri ancora aggiungeranno le loro lacrime all’acqua cristallina sgorgata dalle profondità della terra.

E se a questo consiglio di lettura ne desideri intrecciare un altro, ti lasciamo il link per ascoltare la diretta dei consigli “sulla soglia”, ovvero letture per uno sguardo adulto tratte dalle letture personali delle libraie Alessia, Beatrice e Letizia. Puoi guardarla cliccando qui: https://www.instagram.com/tv/CdOYzfyo8J3/

Ps. I libri della diretta non sono presenti sul nostro shop online. Se desideri acquistare il libro di Steinbeck insieme ad un altro che ti ha incuriosito, puoi scriverci ad acquisti@radicelabirinto.it