Spesso il pregiudizio sul numero delle pagine o sulla presenza o meno delle illustrazioni è insito nell’adulto, specie quando non è un forte lettore, e noi in libreria vediamo frequentemente come questo pregiudizio condizioni irrevocabilmente l’atteggiamento che il bambino avrà verso il libro.
Quante volte abbiamo visto un bambino avvicinarsi ad un libro o alla storia che ci apprestavamo ad illustrargli, fermarsi e ritrattare la scelta sentendo alle sue spalle la voce inquieta di un genitore che faceva prontamente notare che il libro in mano al libraio aveva troppe pagine!

“Non sarà troppo lungo?”

“Non ne avete uno con le figure?”

“Sai che poi non lo leggi…”

La scelta dunque cade su un libro per lo più mediocre e lo diciamo con un po’ di tristezza perché per quanto selezioniamo il meglio delle “prime letture” non c’è molto che possa essere considerato veramente buono. E’ molto difficile trovare prime buone letture, ma Babalibri ha raccolto la sfida e ha pensato a questa collana – Superbaba – curata nei minimi dettagli: dal formato alla rilegatura; dalle storie scelte alle illustrazioni; dai diversi font (ne escono sempre due in stampato maiuscolo e due in stampato minuscolo) al margine laterale della pagina dove poter comodamente appoggiare le dite senza coprire il testo.

Sembrano dettagli, ma un lettore alle prime armi ha bisogno di alcune comodità visto che il suo cervello fa una grande fatica. E Babalibri ci propone buone storie, in diversi registri e dignitose per un lettore di 6 e 7 anni. Ecco che “Favole” di Arnold Lobel può essere un valido e ottimo inizio!

Faccio anche una piccola precisazione: come librai di Radice-Labirinto siamo dei convinti sostenitori della lettura a bassa voce condivisa da adulti e bambini anche dopo l’inizio della scuola primaria.

Spesso, dopo i sei anni, si tende a far leggere i bambini da soli, proponendo letture che nell’intento di essere estremamente semplici scadono spesso in letture sciatte e prive di fascino. Se prima dei sei anni è l’albo illustrato a farla da padrone, dopo l’ingresso alla scuola primaria si inizia a contare il numero della pagine, a rifiutare, quasi categoricamente, i libri di sole parole, e a cercare libri in stampatello maiuscolo nella speranza che il bambino sia così facilitato nell’esercizio della lettura. Esercizio appunto.

La lettura è soprattutto piacere e continuare a leggere insieme la sera è un atto di grande generosità, di condivisione, di gioia oltre che di conoscenza reciproca. Se non si smette questa pratica serale dopo i sei anni, si coltiveranno, a nostro avviso, molti più lettori, perché un bambino non si conquista con il numero delle pagine o perché il libri hanno o non hanno le illustrazioni: i lettori si conquistano con le storie.

Perché se è vero che all’inizio il lettore inesperto è un archeologo della parola stampata e deve decifrare segno per segno, e anche vero che se quel che legge non lo conquista avremo perso la scommessa più importante, ovvero la conquista della bellezza di una storia.

Arriverà il momento, ne siamo certi, che dopo che avrete condiviso ogni sera una storia, mentre voi adulti scegliete un libro serale più complesso, i bambini potranno godersi una lettura su misura accattivante. Ma poi, in completa autonomia.

A questo proposito vi consigliamo di leggere l’aneddoto sulla vita di Temple Grandin contenuto nel libro “Siate gentili con le mucche” scritto da Beatrice Masini ed edito da Editoriale scienza, dove la madre Eustacia, donna di grande intelligenza, per insegnare alla figlia autistica a leggere, scarta il sussidiario scolastico in favore de “Il Mago di Oz” di Baum.