“Dinosaurium” di Lily Murray (curatore, Jonathan Tennant, illustratore Christopher Wormell), come tutti quelli della collana Rizzoli dedicati alla divulgazione, si colloca senza dubbio tra i libri di divulgazione meglio riusciti degli ultimi tempi.

La sua grafica e la sua impaginazione eleganti, i testi lampanti pur nella loro complessità e le tavole magnificamente illustrate di grande formato, riescono a tradurre senza tradirlo il misterioso, gigantesco silenzio del mondo mesozoico.

Questo libro è un cammino tra giganti di incedibile maestosità e potenza. I bambini e i ragazzi, con i loro pochi anni in tasca e il loro entusiasmo, non potranno che desiderare un’astronave in grado di portarli oltre il periodo triassico; per gli adulti invece, questo libro – che potrebbe diventare un prezioso regalo – sarà forse una presa di coscienza crudele e allo stesso tempo rassicurante di quanto le nostre vicende umane siano piccole e sperdute in uno spazio infinitamente vasto.

Davanti alle tavole di Chris Wormell che unisce l’antica arte dell’incisione su legno e del linocut ad un’intelligente uso dell’illustrazione digitale, ci sentiamo smarriti. E se i chiari testi di Lily Murray, cacciatrice di fossoli, arrivano per consolarci un poco suggerendo alla nostra razionalità appigli possibili e nuovi misteri con cui distrarsi. Tuttavia, questa sensazione è quanto mai importante nello scorrere dei nostri giorni e ringrazio Chris Wormell per averla portata a noi con tanta grazia e splendore.

Un libro di divulgazione può essere un pretesto per addentrarsi nuovamente, o per la prima volta, in studi filosofici? Può diventare un breviario su cui snocciolare pensieri altissimi come preghiere?

Credo di sì.

Dopo la lettura di un buon libro, ammirati dalla potenza delle immagini e suggestionati da esse, alcune grandi domande potranno ricominciare a popolare i nostri pensieri; ed è grazie a queste domande che non ci sentiremmo annichiliti (perché semmai è l’assenza di pensiero e immaginazione a lasciarci senza speranza), ma pieni di coraggio. Ci rimetteremmo in moto, come la terra e tutti i pianeti intorno al sole, cercando strade e risposte, riconsegnando a noi, ai bambini e ai ragazzi, un orizzonte utopico più vasto che nonostante sia destinato a restare racchiuso in un fossile, sarà pur sempre una spinta al nostro cammino.

Della stessa collana consigliamo:

  • Oceanarium. Il grande libro dell’oceano di Loveday Trinick, Francesco Orsenigo e Teagan White;
  • Fungarium di Katie Scott, Ester Gaya e Stefania Lepera;
  • Animalium. Il grande museo degli animali di Katie Scott e Jennyh Broom.

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