Pino è una collana illustrata di divulgazione scientifica, ogni volume dà voce e segno ad un argomento di interesse naturalistico. Veicolati da una veste grafica riconoscibile per essenzialità ed eleganza, i Pino, in modo mai scontato, ci invitano ad osservare la natura che ci circonda o ci invitano ad approfondire tematiche che hanno già destato la nostra curiosità. Questa volta lo sguardo è rivolto agli uccelli; la voce è quella di Marina Marinelli e il segno quello di Silvia Molinari.

Marina Marinelli possiede più di un dono: sa prendersi cura con pazienza e acume di uccellini caduti dal nido, e sa scrivere egregiamente, uno stile terso che nel suo procedere preciso e moderato è capace di tradurre un sentimento che non incontravo da molto tempo in un libro per bambini, quello della benevolenza.

Il segno scelto per accompagnare la scrittura di Marina Marinelli è quello dell’acquerellista Silvia Molinari che fa emergere dal bianco della pagina disegni altrettanto accurati, nitidi e pieni di grazia. Nella sua brillante carriera di acquerellista Silvia Molinari ha saputo distinguersi senza mai tradire il sentimento profondo che la lega alle piante e agli animali più umili: le sue farfalle di campo, le sue raganelle dei fossi, le bacche e gli uccellini affiorano dalle sue tavole con tanta naturalezza che paiono vibrare, e sanno perdurare nell’immaginazione come elementi dotati di un’inesauribile vitalità.

Un albo di cui vi avevo promesso una recensione. Puoi finalmente leggerla per intero a questo link:

https://www.radicelabirinto.it/prendere-il-volo/