Descrizione
Pubblicato per la prima volta nel 1968 dalla HarperCollins, The Tiger Who Came to Tea vede finalmente la sua edizione italiana grazie alla casa editrice Mondadori; nonostante siano passati quasi cinquant’anni dalla prima pubblicazione, questo libro continua ad esercitare il suo fascino.
Difficile svelare il segreto di un albo così ben costruito e ben illustrato, poiché le buone storie si mostrano come nuove ogni volta che le si legge, nascondendo il loro trucco magico anche agli occhi del lettore più accorto. E per quanto io sia dell’avviso che i buoni trucchi non vadano mai rivelati e che bisognerebbe preservare il più a lungo possibile la meraviglia del lettore, mi piacerebbe provare a vestire i panni dell’ingénieur, ossia del creatore di trucchi, per dare qualche indizio del prestigio compiuto da Judith Kerr… perché è indubbio che di magia si tratti…
E come per la magia più sopraffina dove il trucco consiste nel mettere sotto il naso dello spettatore tutto ciò che serve per l’incanto, anche nel caso di Una tigre all’ora del tè, ciò che rende davvero interessante la storia è l’equilibrio tra la normalità e l’eccezionalità.