Due giorni gloriosi

Vorrei dedicare questo articolo fotografico a tutte le persone che hanno reso indimenticabili i due giorni di Festival Filosofia 2014. Sono talmente tanti i pensieri, le riflessioni e le emozioni che ho deciso di seguire le immagini per riportarveli nella loro gioiosa caoticità.

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L’allestimento

Una festa richiede lunghi preparativi. Non basta essere pronti il giorno del montaggio bisogna aver chiaro il messaggio, dargli forma e contenuto, quindi organizzare i materiali, risolvere i problemi che via via si presentano e infine trovare validi collaboratori. Quando infine il pubblico arriva, deve trovare tutto pronto e pensare “Che bello!” senza percepire la fatica, ma solo leggerezza.

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la notte

Venerdì 12 si lavora fino a tardi. Succede però che quando si mettono in moto energie buone arrivano ad aiutarti persone belle. Non servono molti, bastano tre persone per fare una squadra. Un grande grazie ad Ermanno, Veronica, Daniele del vivaio Trenti di Carpi.

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La tenda di Calliope

Mettiamo cura in tutto quello che facciamo. La cura per noi è sostanza che diventa forma. Se il messaggio è forte allora anche le cose si allineeranno in modo armonioso. I miti greci sono stati il mezzo per trasmettere ai bambini il concetto di gloria; il bianco e il blu sono stati i colori scelti per veicolare il messaggio nella forma. E quando i miei occhi e quelli di Veronica guardano con convinzione nella stessa direzione (e avviene sempre) allora accadono magie.

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La bancarella dei libri

I libri, i nostri primi mattoni su cui costruire. Ed eccoli qui, i miti greci; in una accurata selezione la libreria Radice-Labirinto ha scelto per il suo pubblico le migliori edizioni e i migliori scrittori che si sono dedicati a queste meravigliose storie antiche. Ringraziamo Barbara che ha gestito il nostro banchetto sabato e domenica mattina.

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La piazza

Ore 8, sabato mattina, e tutto va bene. Mancano gli ultimi dettagli, ma in Piazza Garibaldi si respira già aria di festa. Un grazie ad Alì che ha custodito nelle notti di venerdì e sabato, i nostri allestimenti.


Il palo di Cnosso, la festa ha inizio! Paolo Versari di Danze dal mondo, invita i bambini alla corte del re Minosse per celebrare l’arrivo della primavera. “Bianco danza con blu” è il titolo del suo laboratorio perché nei gesti danzanti si intrecciano storie e miti.


Ti farò una corona d’alloro. Le ragazze della ludoteca di Carpi aiutano i bambini ad intrecciare corone di alloro.


Mirto e Lira, musica dall’antica Grecia seguendo il mito della creazione. Un cielo in tempesta, un serpente che si mangia la coda… le note inseguono il mito e la voce di Giulia e Daniela. Una tenda sempre piena di bambini e di mille sfumature di azzurro.


La musica dell’antica Grecia, un mistero nascosto dal tempo. Con cosa suonavano gli antichi? Con piccoli strumenti inconsueti possiamo dare vita ad un’orchestra che riproduca il suono delle conchiglie. Il direttore è un uomo dalla dolcezza infinita. Grazie Paolo.


Sono i dettagli a creare l’armonia di un luogo. Stoffe dal sapore antico, fodere dei cuscini con il logo della libreria, profumi del mediterraneo (rosmarini, allori, ginepri, tassi, pitosfori), ulivi e i melagrani carichi di frutti (tutti gentilmente offerti dal vivaio Trenti), belle frasi dai miti, libraia vestita a tema… non ci siamo dimenticati di nulla… perfino di regalarvi un cielo di un dolcissimo azzurro.


Il filo di Arianna e il cielo di Atlante. La musica ci guida dentro al labirinto o ci aiuta a sopportare sulle spalle la volta del cielo.


All’ombra delle muse, seguendo il canto di Calliope, la libraia Alessia ha raccontato e raccontato e raccontato…
E’ stata una gioia grande poter narrare i miti ai tantissimi bambini che sono passati per Festival Filosofia. I loro occhi pieni di meraviglia rimarranno in me per lunghissimo tempo, sosterranno il nostro lavoro di librai perché, in questi due giorni, ci è stata data conferma che l’incanto è imperituro. Non solo i bambini ascoltavano, ma anche i genitori, e i nonni, stupendosi di aver ancora così tanta parte del cuore da donare alle storie. Tutti noi siamo fatti di storie e il fatto che gli adulti sia siano incantati ci fa ben sperare che sapranno riportare quella meraviglia ai bambini che incontreranno.
Grazie ad Andrea (8 anni), Leonardo (7), Riccardo (4) e Alessandro (7) che pur sapendo tutti i miti, si sono fermati ad ascoltare ancora e ancora e che hanno scoperto come tutte le storie sono intrecciate tra loro e nascondono mille segreti.
Grazie ad Anna (9), Bianca (6) e Rebecca (8) che la domenica mattina si sono svegliate dicendo alla mamma “Andiamo là?” e mi hanno inseguita ovunque per chiedermi quando avrei cominciato a narrare ancora (non mi perdevano mai di vista).
Grazie a Chiara (5) che ha raccontato alla sua mamma che quando si combatte ci si deve guardare negli occhi perché quello è il vero valore, e che non si può colpire il nemico alle spalle altrimenti sei un vigliacco, visto che probabilmente stava scappando o si era arreso.
Grazie a Nicolò (5) che ha raccontato al suo papà che in Grecia l’ospitalità era sacra e che se tu avevi fame o freddo, non importava da dove venissi, perché tutti ti avrebbero offerto ristoro, pena l’ira degli Dei.

Queste e molte altre sono le storie mi sono state raccontate da adulti meravigliati e che hanno riempito il mio cuore di immensa felicità.

Un grazie speciale ai tantissimi bambini di due e tre anni che hanno ascoltato per ore: voi siete la dimostrazione che le storie non hanno età.


Librai si diventa. Grazie a Giulia, Federica e Barbara per essersi date con tanta generosità al pubblico.


Pause mitologiche. I bambini che leggono sono gloriosi.


La gloria del nome, laboratorio grafico con l’illustratrice Chiara Armellini.
La gentilezza di chi si mette in gioco, l’umiltà di chi sa ascoltare, l’allegria di chi è curioso, tutte queste doti sono di Chiara; e i risultati li potete vedere anche voi. Guardate che magnifici disegni i bambini hanno creato a partire dai miti che conoscevano o hanno ascoltato narrare durante i due giorni di Festival: Polifemo, Pegaso, Medusa, Achille… Mentre i bambini assemblavano ritagli, sceglievano i colori e disponevano i fermacampioni, nella tenda di fianco ascoltavano Alessia raccontare e mi ha detto Chiara che succedevano delle vere magie: i miti sul foglio si intrecciavano davvero, le storie si incontravano e dettagli venivano aggiunti mano a mano.

Da questi due giorni gloriosi sono nate in me tantissime riflessioni, alcune più complesse e altre ancora in fase di definizione, ma state certi che ve ne parlerò nei prossimi articoli. Una libraia non smette mai di imparare e i suoi lettori sono la sua fonte primaria di ispirazione. Cosa lasceremo ai posteri? Se solo un seme gettato germoglierà e se solo un bambino tra molti, un domani, ricorderà questi due giorni con gioia e trasporto, ripescando nella memoria storie molto antiche, quello che lasceremo sarà certamente glorioso.

Grazie a tutti.

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