Conferenze sulla letteratura per bambini e ragazzi

Illustrazione di Julia Sardà
UNA VALIGIA DI LIBRI – un incontro per intraprendere un viaggio nella buona letteratura per l'infanzia e orientare lo sguardo su nuove uscite e classici sullo scaffale di una libreria.

Per chi desidera approcciarsi alla letteratura per bambini e ragazzi con sguardo nuovo e rinnovato, per capire come orientarsi sullo scaffale di una libreria specializzata, per formare un senso critico nel lettore.

Conferenze per genitori e insegnanti Nido, Infanzia e Primaria.

Ogni libro è un viaggio. Ci sono libri che assomigliano a strade a lungo percorse e che portano i segni del tempo e le impronte numerose di chi ha viaggiato tra le pagine. E' se è vero che esistono strade maestre che non possono non essere percorse – penso ai grandi classici illustrati- esistono anche molti libri che assomigliano a sentieri mai intrapresi e che nascondono meraviglie. La conferenza si delinea quindi come un'avventura nella buona letteratura per l'infanzia, alla ricerca dell'ignoto e di nuove possibilità di lettura.

Impareremo ad organizzare la nostra valigia, a mettere il necessario (pochi libri, ma buoni) a seconda della nostra destinazione. Saranno valige ricche, ma leggere perché i libri ben scritti e ben illustrati sono piume che solleticano l'immaginazione.

Un viaggio per tutti, per riscoprire l'incanto, per avvicinarci al libro incoraggiando un approccio libero da pregiudizi, perché la meraviglia non conosce età ed è sempre contagiosa. Dopo questo itinerario tra le pagine gli adulti potranno riportare ai bambini i ricordi del loro viaggio, le suggestioni, le emozioni, i sentimenti e soprattutto le storie. Si incoraggerà il lettore adulto a vedersi come essere narrante e a trasmettere questa consapevolezza ai bambini.

IL VENTO TRA LE PAGINE – un incontro per individuare i libri e gli albi illustrati in cui ancora entra la luce e il vento buono delle storie.

Per chi desidera osservare con più attenzione la letteratura per l'infanzia, costruire un senso critico su illustrazioni e parole,lasciare libere le storie da pregiudizi e da intenti pedagogici.

Conferenze per genitori e insegnanti Nido, Infanzia e Primaria.

Oggi c'è molta attenzione ai processi interni dei bambini e questo fenomeno, presente anche tra le pagine dei libri, li sta allontanando dall’infanzia. Desideriamo rendere i bambini sempre più consapevoli delle proprie emozioni, dei sentimenti, di cosa significhi l diversità. Da parte mia auspico un ritorno alle storie spensierate, ai tempi in cui leggere un libro significava solo leggere una storia, i tempi in cui si libri non si lavorava.

E' possibile tornare alla spensieratezza?

Un incontro per disegnare una mappa precisa dei pregiudizi, degli stereotipi e delle convinzioni che nascono, oggi, intorno ai libri dedicati a bambini e ragazzi.

Parlando di avvicinamento alla lettura, si offrirà al lettore spunti di riflessione e domande aperte affinché, nel dubbio, egli possa ancora esercitare al meglio la libertà della propria intelligenza quando si trova in una libreria.

Che caratteristiche deve avere un libro per l'infanzia? Per rispondere a questa domanda, che spesso insegnanti e genitori si pongono, occorre chiederci cosa intendiamo oggi per infanzia.

Da questo punto di partenza inizia un percorso bibliografico che ci porta a confrontarci con gli elementi basilari del libro che pare spadroneggiare quando si tratta di bambini: l'albo illustrato. I termini base: segno, colore, impaginazione, parole – saranno i punti cardinali della nostra bussola con cui orientare lo sguardo e il pensiero.

La meta del nostro cammino sarà la seguente affermazione “Storie libere in mani libere”.

Per arrivare a questo approdo che a sua volta pare l'inizio di ulteriori percorsi, non solo indagheremo l'albo illustrato, ma anche il libro di narrativa, cercando di ridare valore alla parola per riappropriarsi di uno strumento semplice e straordinario come il “segnalibro”anche alla scuola dell'infanzia.

Illustrazione di Phoebe Whal
QUATTRO OCCHI UN LIBRO – Un incontro per gettare uno sguardo e una voce sul libro per bambini.

Per chi ama leggere le storie ad alta voce, per chi ha bisogno di essere rassicurato sul fatto che una storia può essere condivisa anche se non si è attori, per chi ha dei bambini con orecchie e occhi curiosi.

Conferenze per genitori e insegnanti Nido e Infanzia.

Perché si legge ai bambini? Come si deve leggere? Leggere è narrare?

Molte sono le domande che i genitori si pongono quando hanno tra le mani un libro e davanti un bambino, ma la prima risposta che si può dare a tutte queste domande è un'altra domanda: cosa leggere ai bambini?

La lettura di un libro è per lo più un fatto intimo, è un rito che avvicina i bambini al proprio immaginario interno, che semina la bellezza delle parole, che apre le porte alla narrativa e all’ascolto. Per questo la lettura deve essere il più possibile vera e personale.

Si sente dire che il bambino che legge diventa più intelligente, che attiva più sinapsi, che diventa capace di capire le cose e il mondo. La lettura tuttavia non deve diventare una prescrizione medica. Il libro dovrebbe essere un piacere, un momento di condivisione né sforzato né ansioso. I genitori possono senz'altro sviluppare un senso critico profondo che permetta loro di non cadere nelle trappole della lettura a tutti i costi. Il libro lo si può incontrare in qualunque momento della vita anche se prima non ci è mai stato proposto, può diventare un porto sicuro a cui approdare, un'oasi nel deserto, un modo per riscattare se stessi o per ritrovarsi.

Insieme cercheremo di sfatare alcuni miti, di ritrovare le incandescenze che accendono la voce e l'immaginazione.

La serata prevede piccoli laboratori e la messa a punto di alcuni “trucchi” magici per scacciare la paura di non saper leggere ad alta voce.

Illustrazione di Xiao Haung
SUSSURRAMI – Un incontro sulla letteratura per ragazzi per offrire nuove possibilità di lettura ponendosi in ascolto della vita.

Per chi desidera offrire ai ragazzi un incontro sulla letteratura, spaziando dalla contemporaneità ai classici, dalla fiaba al mito, per scoprire la potenza di ogni narrazione.

Conferenze per genitori e insegnanti Medie e Superiori.

L’ascolto con i ragazzi apre ad un dialogo complesso e sottile, fragile e allo stesso tempo vigoroso.

Quello che posso fare come libraia e cantastorie è portare l’ascolto delle storie. Qualsiasi storia: una fiaba, un mito, un film, una serie tv, perfino un videogioco.

Un ascolto che non vuole essere ammiccante o “a misura”, ma vero; un ascolto, come direbbe Laura Orvieto, aperto alle “storie delle storie del mondo”. Il loro mondo, ma anche il mio perché l'adulto può essere una guida e un maestro. Scambiarsi la vita attraverso le storie.

Storie che non siano “storie aspirina” scritte a tavolino giusto per “gli adolescenti”, ma letteratura e narrativa del quotidiano come la descrive nel suo articolo Alessandro D’Avenia:

“La nostra identità è un racconto, senza il quale ci perderemmo negli eventi senza riuscire a dar loro un senso. Sin da bambini amiamo ascoltare le stesse favole, raccontate nello stesso modo, perché da quelle narrazioni dipende l’ordine del mondo. Miti e fiabe sono una vera e propria «metafisica fantastica», attraverso cui orientarsi e affrontare ciò che si teme e ignora: avventure, paure, dolore, morte... Bambini e adolescenti senza storie sono privi degli strumenti per affrontare la realtà, perché narrare non è un passa-tempo, ma la tecnologia essenziale per fermare il tempo, strappandogli una trama.”

Non c’è coraggio senza paura e la diversità la si accoglie davvero quando capiamo di essere noi per primi , nel bene e nel male, uguali a nessun altro. Le storie da sempre ci parlano di noi. E parlando di noi, esplorandoci, capendoci, amandoci, avendo anche compassione di noi, accettandoci...allora sarà leggendo che potremmo metterci nei panni degli altri e forse sarà più facile accettare il cambiamento, noi stessi e gli altri. Un incontro con i libri per attraversare l’oceano del sé ovvero il grande mare che le storie ci pongono ai piedi e farà apparire la terra di partenza e quella di arrivo più feconda e allo stesso tempo più famigliare.