Pensare i libri

Scrivere questo blog è come starsene dentro una stanza piccola con una grande finestra; mi piace pensare di soffiare le parole, fuori, oltre il davanzale, sperando che qualcuno, nel groviglio dei propri giorni, desideri raccoglierle e farne tesoro.
Augurandomi che sia per voi interessante intrecciare i vostri pensieri con i miei, vi auguro buona lettura.
Alessia

Olle
Olle di Guus Kuijer, edito da Camelozampa. Le vie di mezzo sono le più difficili da intraprendere. Tra il romanzo che porta il giovane lettore letteralmente più in là del suo naso, e una “prima lettura” un po’ insapore, chi ha il coraggio di avventurarsi alla ricerca di una scrittura ...
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Il formatore
Desidero condividere con i miei lettori la prima parte di una lunga lettera scritta per cinquanta insegnanti (divise tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola media) che stanno seguendo con me un cammino di formazione sulla buona letteratura per bambini e ragazzi lungo quindici incontri.
Questa lettera è stata scritta ...
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Un vuoto da tenere in considerazione
È ormai molto in voga che i bambini e i ragazzi incontrino non solo autori o illustratori, ma anche i librai. Il senso di queste occasioni dovrebbe essere, per farla molto breve, appassionare il giovane pubblico alla lettura. Mi sembra che quando si cerchi di “appassionare i ragazzi alla lettura” ...
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Leggere o usare a scuola
Dedico molta attenzione al linguaggio che i lettori impiegano rispetto al libro per bambini. In particolare negli ultimi anni mi sto occupando della differenza che esiste tra il verbo leggere e il verso usare quando ci si riferisce all’albo illustrato (“leggere o usare” era il titolo di un articolo uscito ...
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Il fascino dell’infanzia del Nordeuropa
Questa riflessione nasce dalla lettura IL BAMBINO DEI BACI di Ulf Stark edito da Iperborea nella primavera del 2018, e prosegue idealmente l’articolo “Quale infanzia?”.
In molti si domandano come mai la letteratura nordica sappia tradurre così bene l’infanzia. Ma quale infanzia? È interessante rispondere a questa domanda ...
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In molti si domandano come mai la letteratura nordica sappia tradurre così bene l’infanzia. Ma quale infanzia? È interessante rispondere a questa domanda ...
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Quale infanzia?
Pensavo all’infanzia. Mi accorgo di pensare più spesso all’infanzia che ai libri per bambini. I libri li leggo e mentre leggo non penso, mi lascio trasportare dalla storia. La mente è accesa e l’immaginazione pure. Penso dopo, specie se il libro mi è piaciuto, il che vuol dire che ha ...
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Gioco e libertà
Nell’ultimo articolo abbiamo parlato di lettura e di gioco. Possono forse sembrare ambiti separati per chi si occupa di libri per bambini e ragazzi, eppure dal punto di vista della mia ricerca e dei miei studi li trovo intimamente legati perché entrambi rimandano un’idea d’infanzia molto puntuale, specialmente oggi che ...
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Leggere e giocare
Il buon libro per bambini è spesso legato a buoni contesti culturali: a famiglie di lettori e a scuole seguite da un coordinamento pedagogico qualificato. Non è detto che questi ambienti sappiano individuare il buon libro da quello meno buono, ma di certo sono contesti in cui il libro approda ...
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