Kaden – Biglie in movimento

Articolo a cura del libraio Dario

kaden-sUna delle più belle scoperte che ho fatto anni fa entrando nel piccolo e prezioso negozio della signora Cristina Sotrifferr sono state le piste per biglie di Kaden. Vedendole mi sono subito ricordato di quando, da piccolo, tentavo di costruire con vari oggetti dei percorsi per le biglie di vetro che ci si scambiava a scuola.
La prima scatola acquistata è stata all’altezza delle aspettative: i blocchi sono fabbricati con materiali di ottima qualità, lavorati artigianalmente dalla famiglia Kaden, da lungo tempo specializzata nella produzione di giocattoli in legno nel pieno rispetto della natura.
Dopo quella prima scatola ne sono seguite altre, perché una volta che si è iniziato a costruire è difficile frenare la voglia di realizzare piste sempre più grandi e spettacolari.
Una delle caratteristiche a mio parere più interessanti riguarda i modi con cui l’immaginazione può progettare ogni volta la costruzione di percorsi sempre nuovi.

Non appena si inizia a prendere confidenza con le caratteristiche dei singoli blocchi, a studiarne le forme e la struttura, si possono sperimentare tutte le possibile combinazioni.
Se cominciate i vostri giochi dalla scatola numero 1 ( le scatole acquistabili sono in tutto 10) forse resterete interdetti dalla mancanza di discese. Come può acquistare velocità una biglia se non la si fa scorrere verso il basso? Ma basta davvero poco, aiutati anche dalla disposizione dei blocchi all’interno della confezione, per capire che le discese possono essere create mettendo assieme due curve.

kaden-pista-sQuesta prima fase di scoperta rappresenta bene la modalità di gioco dei bambini più piccoli. Lo vedo da come gioca mio figlio, tre anni appena compiuti, che costruisce piste che rimangono su un’unica dimensione, senza discese. I blocchi compongono lunghi mosaici serpeggianti nei quali si impara a posizionare correttamente ogni pezzo in relazione agli altri. In questo tipo di pista le biglie devono essere spinte con le dita, ma compiranno bellissimi percorsi in piano. Questi percorsi più lineari non si potranno ripetere quando cominceremo a fare piste su più dimensioni: infatti uno dei vincoli di cui si dovrà tenere conto è l’attrito, che smorzerà la corsa della nostra pallina e porrà un limite alla lunghezza dei tratti tra una discesa ed un altra.
Sarà l’esperienza a decretare la funzionalità di un percorso. Cosa cambia quando inseriamo la prima discesa? Che emozione! Le palline ora corrono da sole lungo il nostro percorso. Come ho anticipato, però, le biglie di legno non godono di moto perpetuo e dopo un po’ di curve mozzafiato tenderanno a fermarsi.
kaden-biglie-sA questo punto inizia una nuova fase di gioco: si sale in altezza e si cerca di produrre una pista che consenta di unire alla lunghezza del percorso anche la fluidità e la continuità del movimento.
Le sfide aumentano e ora bisogna studiare come riuscire ad impilare al meglio i pezzi che, in parte, dovranno servire da supporto agli altri pezzi per salire in altezza. Alcuni cubi, per esempio, non contengono il canale per le biglie, perché sono pensati solo come basi d’appoggio. Questi blocchi sono necessarie per salire verso l’alto e diventeranno sempre più fondamentali all’aumentare delle scatole utilizzate.
Si metteranno alla prova la pazienza e la precisione di chi gioca perché i pezzi devono essere sempre ben allineati se vogliamo che la pallina scorra liberamente senza perdere velocità a causa di piccole imperfezioni o smottamenti.
Un piccolo suggerimento che posso dare per riuscire a sfruttare al meglio la quantità di moto della pallina è quello di non mettere una curva stretta subito dopo una discesa perché questo le farebbe perdere troppa energia. Lasciate che la biglia scorra su dei rettilinei e mettete le curve in seguito, soprattutto laddove si avvicina una discesa.
Dopo aver esplorato le possibili combinazioni di una singola scatola, si vorrà senz’altro mettere insieme pezzi provenienti da altre confezioni.
Ogni scatola Kaden è caratterizzata da elementi compositivi diversi che consentono di creare percorsi peculiari: possiamo trovare incroci, spirali, blocchi musicali, curve più o meno larghe e gradini.
La singola confezione consente di creare piste autonome, ma il divertimento cresce insieme all’aumentare della tipologia dei blocchi.

kaden-pista-biglie-sGià con due scatole ci si rende conto che non è scontato riuscire a posizionare tutti i pezzi senza lasciarne da parte qualcuno e sfruttare come supporto solo i blocchi senza il solco. Questi ultimi spesso scarseggiano e saremo tentati di usare anche i pezzi incisi per sostenere i piani più alti della pista. Inoltre non tutti i blocchi sono facili da affiancare: quelli musicali, per esempio, che contengono all’interno delle piastrine metalliche come quelle degli xilofoni che sporgono ai lati, non consentono di porre altri pezzi al loro fianco.
Per rimediare alla necessità di supporti consiglio di trovare degli oggetti che possano farne le veci. Non è semplice reperire qualcosa che abbia esattamente lo stesso spessore dei cubi Kaden, ma un aiuto possono darcelo i nostri cari amici libri.
Ho ottenuto degli ottimi risultati sfruttando i libri impilati: si può tentare di mettere due o tre albi uno sopra l’altro per raggiungere l’altezza voluta.
Per concludere vi lascio con alcuni esempi di piste fatte proprio in libreria, usando più pezzi da scatole diverse.

Dario
Da Radice Labirinto potete trovare in vendita le piste Kaden formato S.

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