Semi e Parole – 2019

Semi e Parole  – Tre giorni dedicati alla poesia.

24, 25, 26 maggio 2019, quinta edizione.

 

Venerdì’ 24 maggio, ore 21 alla libreria Radice-Labirinto
Fotografia di Enzo Arnone, tratta dalla raccolta Cicci-Cocò (Corraini, nona ristampa 2017) con testi di Bruno Munari.
L’infinito istante – una conferenza a cura di Sonia Basilico, formatrice.

Scrivere con la luce come fa la fotografia, spalancare sguardi sul senso del nostro essere al mondo coma sa fare il cinema di Jr e Agnes Varda, distillare parole sonore e creare una lingua affettiva come è compito della poesia, dare la giusta voce all’intelligenza delle piante così come avviene nello studio di Stefano Mancuso, avere paziente cura del vivente come ci invita a fare Gabriella Caramore, tutto questo è  molto prossimo a ciò che Geoff Dyer, in un saggio sulla fotografia chiama “l’infinito istante”; è fare scintilla, risvegliare i nostri ricordi assopiti, è fermare uno sguardo, una voce e che non c’era, metterli in un dialogo privato con il nostro dentro.
Parleremo di poesia diffusa, di ciò di cui la poesia si alimenta, di ciò che suscita, di interessi confinanti, di ascolto attivo, di eternità.

Biglietto d’ingresso 10 euro. Prenotazione obbligatoria scrivendo a info@radicelabirinto.it ricordandosi di segnare un recapito telefonico.

Sonia Basilico , appassionata di letteratura per l’infanzia, si occupa di formazione per adulti nel campo dell’orientamento bibliografico e dell’utilizzo dei testi nelle attività scolastiche, analisi delle illustrazioni e dei generi letterari per l’infanzia e dell’adolescenza, promozione dell’arte e della poesia per bambini, percorsi bibliografici sulla formazione dell’immaginario maschile e femminile nel bambino, introduzione nella scuola delle applicazioni per tablet collegate ai libri per l’infanzia. Opera in collaborazione con scuole ed enti pubblici e privati, biblioteche, librerie, associazioni, festival e convegni.

Sabato 25 maggio, ore 17:30 alla libreria Radice-Labirinto

L’usignolo – una fiaba per i poeti.

La voce di Alessia e il pianoforte di Paolo Negri per dare corpo alle meravigliose parole di Hans Christian Andersen. Una fiaba speciale in omaggio alla poesia.

Biglietto d’ingresso 7 euro a persona.
Prenotazione obbligatoria. Scrivere a info@radicelabirinto.it ricordandosi di indicare il numero di persone e un recapito telefonico.

 

Domenica 26 maggio, ore 21 alla libreria Radice-Labirinto.
Illustrazione di Marina Marcolin

 

DI-VERSO IN VERSO – Le formule che ormeggiano
Conferenza a cura di Cristina Bellemo, scrittrice.

«[…]
io sono capitano serio
quando navighiamo
le parole il loro
buio fitto l’alto mare
e allagano la classe
e noi le rastrelliamo
con le biro nere e blu a dire
le formule che ormeggiano
e il mondo
che bussa forte,
le battaglie nella notte
i cacciaviti i coltelli
e il campo le baracche
i topi e le bisce,
li alloggiamo tutti.
Qui e qui e qui.»

(da Ma dove sono le parole, Chandra Livia Candiani, Effigie)

Un cammino a ritmo lento tra i versi delle poesie. Tra le parole potenti e la potenza dei silenzi, degli spazi bianchi, del detto e non detto, del sostare e poi ripartire, dell’interrompere e dell’unire. Dai versi antichi dei poeti greci e latini, così presenti nel mio percorso letterario in forma di pagine e storie e volti immaginati, via via fino ai poeti di oggi, quelli che possiamo ascoltare dal vivo, o attraverso i media, nelle trasmissioni televisive o radiofoniche, a cui possiamo scrivere, stringere la mano, chiedere dove nascono i loro versi, che cosa c’è sulla loro scrivania.
Ciascun poeta ha la sua voce, diversa, singolare, precisa, e capace misteriosamente di dire anche noi, nella nostra intimità più recondita e universale, con la stessa segreta precisione. La poesia, instancabile esploratrice delle anime, ci dà parole che pensavamo di non avere.
La poesia abita in noi e in tutto ciò che ci circonda, ma diventa ed è solo quando sappiamo accorgerci della sua presenza. Allora, in cambio, leva il canto urgente che ci salva dalla distrazione, dall’indifferenza, dall’inaridirci. Ci svela -al riparo dall’ostentazione- interi, feriti, frammentati, ardenti, stanchi. Ci custodisce.
Plasma ed elargisce le formule che saldamente ci ormeggiano all’umanità, alla bellezza e alla speranza.

Biglietto d’ingresso 10 euro. Prenotazione obbligatoria scrivendo a info@radicelabirinto.it ricordandosi di segnare un recapito telefonico.

Cristina Bellemo è nata e vive a Bassano del Grappa.
Dopo il liceo classico, si è laureata in greco antico alla facoltà di lettere a Padova.
Giornalista da più di vent’anni per diverse testate, è direttrice responsabile de L’AbBeCedario, notiziario di A.B.C., Associazione Bambini Chirurgici dell’ospedale pediatrico Burlo Garofolo di Trieste. Ha lavorato a lungo nell’ambito della comunicazione.
Autrice di diversi libri (per Topipittori, Messaggero Padova, Erickson, Zoolibri, Rizzoli, Il Castoro, San Paolo), ha vinto premi letterari tra i quali, con La leggerezza perduta (Topipittori), il Trofeo Baia delle favole nell’ambito del Premio Andersen, e con Eppure sentire (San Paolo), il Premio Selezione Bancarellino. I suoi libri sono tradotti per la Corea, la Cina, la Spagna, la Romania, la Grecia, l’Argentina, il Brasile.  Da anni incontra bambini, ragazzi e adulti, raccontando la sua passione per le parole, le storie, la scrittura, forme necessarie di custodia, e per la magia irresistibile della narrazione.