Non si può negare che la raccolta “Le amiche che vorresti e dove trovarle” sia l’ennesima pubblicazione sull’onda di un’editoria che ha riscoperto, da due anni a questa parte, lettrici appassionate; qui però ho trovato una risposta intelligente rispetto ai soliti “libri gemelli”. Beatrice Masini si riconferma una mente brillante e acuta, pronta a restituirci, con brevi ed efficaci pennellate, storie di donne letterarie indimenticabili. L’impaginazione e la scelta dei colori danno un grande vantaggio a questo libro che sembra prendere le distanze da certe pubblicazioni pacchiane sull’onda delle ormai famigerate bambine ribelli.

E poi ci sono gli splendidi ritratti di Fabian Negrin. In verità tutto è partito da quei volti. Fabian Negrin si presenta all’editore con una necessità: quella di poter offrire ai giovani e grandi lettori la possibilità di rileggere (o di leggere per la prima volta) i romanzi che hanno fatto parte della sua personale educazione sentimentale, a partire proprio dall’incontro con bambine, ragazze e donne di straordinaria umanità.

Ed è bello che sia stato un uomo a rilevare e a riportare all’attenzione di un editore la potenza di queste “Signore e Signorine” (in omaggio alla stupenda collana EL “Sirene” che, precorrendo i tempi e le mode, venne editata nel 2002) che, grazie al talento di scrittori e scrittrici, hanno saputo guidare intere generazioni.

Vite letterarie uniche che Fabian Negrin rinarra in primo luogo a se stesso, a partire dalla luce e dal colore. Le parole di Beatrice Masini arrivano dopo – e siamo felici che siano proprio le sue – come nuovi tocchi di pennello.

Ne “Le amiche che vorresti” potrai specchiarti in 22 donne letterarie. Per ognuna troverai: il ritratto magnificamente interpretato dall’immaginazione e la mano di Fabian Negrin; un testo breve alla sinistra del ritratto dove Beatrice Masini ti tira letteralmente dentro al quadro ammaliandoti con parole che sono pennellate altrettanto intense ed efficaci; una sinossi che in verità è una recensione del libro in cui ognuna delle 22 donne prende vita; e una citazione significativa, egregiamente tradotta (i traduttori sono citati a fondo pagina) che possa essere una perla da andare a cercare negli straordinari abissi dei romanzi in questione.

Insomma “Le amiche che vorresti” è un invito dolce e sapiente a riscoprire pagine letterarie indimenticabili: Bradamante, Pippi, Mary Lennox, Orlando, Sharazad, Matilde, Anna Karenina, Emma Bovary, Marianna, Mina…

Allora leggere di 22 donne, non sarà un invito ad essere divergenti per forza, ma un invito alla letteratura, valido davvero per tutti. Viva!