Dedicato alle 700 persone che attraversando il mare avrebbero voluto un amico.
Di questo classico della letteratura per l’infanzia, oggi non mi interessano l’equilibrio perfetto tra immagini e parole, la potenza del suo quid narrativo, il perchè del suo successo nel corso degli anni; di questo albo oggi mi interessa la sua rivoluzionaria semplicità.
Quando si arriva alla verità ci si accorge subito quanto sia facile riconoscere il suo effetto su noi e sugli altri. Le menzogne sono complicate, appartengono alle menti complesse che non si sono evolute seguendo il passo del cuore.
La rivoluzione di piccolo blu sta nell’incontro con l’altro, un incontro talmente potente da farci sentire parte dell’altro. L’abbraccio tra piccolo blu e piccolo giallo non ha nulla di melenso, non è importante per l’abbraccio in sé, non ci dice che per avere un giorno perfetto bisogna abbracciarsi, perché di tutto questo, ahimè, non ce ne facciamo nulla.
Quello che serve davvero oggi è la straordinaria rivoluzione della verità e la verità non dimora in un gesto, ma nell’intenzione.
Piccolo blu si fonde con piccolo giallo perché è questo che succede quando amiamo qualcuno; e piccolo blu abbraccia piccolo giallo con tale naturalezza che noi capiamo immediatamente che il suo abbraccio non ha nulla di retorico.