Parlano di noi: Agata Diakoviez su Librerie Indipendenti Ragazzi

Il sito librerieindipendentiragazzi.com – che vi consigliamo caldamente di seguire, se già non lo fate – ha pubblicato una nostra intervista, fatta in occasione dell’apertura della libreria. A rileggerla, a più di un mese di distanza, quasi ci commuoviamo. Un mese è un tempo breve, ma anche lunghissimo se ricco di novità, esperienze ed emozioni come lo è stato il nostro.

Alcuni brani. Per leggere tutto l’articolo, cliccate qui.

[…]Calvino scrive: “Il ramo più alto era la radice più bassa”, un’immagine bellissima di speranza e forza insieme, il germoglio più tenero ha sempre una radice nel basso che la lega alla terra. Quali sono le vostre radici, come è nato il germoglio di Radice-Labirinto?

La tillandsia, una pianta originaria della foresta tropicale sud americana, non ha radici sotterranee, si nutre assorbendo l’umidità dell’aria. La si può trovare appesa ai cavi del telefono o alle antenne televisive. In effetti ci si potrebbe chiedere se sia un ciuffo di rami o un groviglio di radici.
Ci piace pensare a questa pianta, quando ci chiedi da dove nasce il germoglio di Radice-Labirinto. Prima di trovare l’habitat giusto per coltivare i nostri libri, ci siamo nutriti di idee, abbiamo fatto parte di diversi progetti legati all’infanzia, abbiamo studiato presso l’Accademia Drosselmaier della Cooperativa Giannino Stoppani… insomma, come la tillandsia, siamo rimasti appesi qua e là per arricchirci, per incamerare energie.
Infine abbiamo deciso di mettere radici. […]

[…]A volte le librerie danno l’idea di essere delle foreste selvagge o dei giardini con prato all’inglese. Quale delle due preferite, quella in cui è facile perdersi? O quella rassicurante che indica possibilmente l’uscita meglio dell’entrata?

[…]C’è tuttavia un’immagine che ci viene subito in mente se rileggiamo la tua domanda, ed è quella di un orto. Un orto può essere di tanti tipi, a noi piace quello del nonno, rigoroso e al tempo stesso pieno di fiori, colori, profumi e di erbe portate dal vento. Un orto senza troppe pretese, ma che nutre perché produce verdure e frutti in abbondanza per la tavola di tutta la famiglia.
Ecco: la libreria per noi è anche un orto, dove ognuno può venire a coltivare il suo pezzetto di terra, la sua intelligenza; dove tutte le conquiste sono costate un po’ di sudore buono, perché ci vuole attenzione con i libri e pazienza e amore. L’amore di un adulto che prende in mano un libro la sera, prima che i bambini si addormentino e che legge o racconta seguendo le figure. L’amore di una maestra che cerca i frutti migliori per nutrire la mente dei suoi allievi. L’amore di una città, quella di Carpi, che, a partire dalla sua bella biblioteca, costruisce una rete per sostenere i suoi cittadini.

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