Se in Inghilterra entraste in una libreria e chiedeste un silent book con molta probabilità gli addetti ai lavori non capirebbero cosa state cercando. In inglese il corrispettivo di silent book è “wordless”, ovvero albo “senza parole”. Senza parole non ha lo stesso significato di silenzioso: il primo indica la mancanza di un testo, il secondo l’assenza della voce.

In Italia la definizione di silent book si deve a Giovanna Zoboli, scrittrice ed editrice, che nell’articolo “Provvisto di occhi, vai” uscito nel 2005 sulla rivista online Doppiozero, mutuando il termine da un artista americano, ha voluto “indicare “l’autonomia silenziosa e pensierosa con cui i bambini stanno soli di fronte alle immagini”.

Riflettendo sul termine “silenzioso”, sulla pertinenza o meno di questo aggettivo legato ad un albo senza parole, potremmo andare a fondo su cosa sia veramente un albo illustrato che non prevede l’utilizzo di un testo scritto.

A pensarci bene, avere solo il codice scritto in un libro per bambini è possibile, ma non sbaglio di molto se dico che anche in questo caso il lettore adulto è spaventato (“Come? Non ci sono figure?”; “Non sarà troppo lungo?”). In ogni caso un libro silenzioso non può essere un libro che non ha nulla da dire.

Con un albo silenzioso tra le mani ci potremmo domandare “avrò detto tutto?”.

Gli albi silenziosi sono timidi ed entrano nel nostro animo con passo leggero, e alla stregua della migliore letteratura, sanno raccontare anche l’invisibile.

Un silent book è un libro che, come tutti i libri, aspetta un lettore che possa restituirgli la voce.

Siamo abituati a pensare ai bambini come ascoltatori, ma se anche i libri non vedessero l’ora di essere letti, di essere fatti oggetto d’amore da parte nostra? E quale gesto d’amore più grande che dire a qualcuno “tu esisti” attraverso una storia? Un albo silenzioso è un dono reciproco, una promessa di storie, di ascolti, di carezze gentili. C’è una storia racchiusa in un albo silenzioso che non vede l’ora di essere narrata. Per paradosso questi libri sono felicemente chiassosi, ricchi e intrepidi.

Dai 3 anni.