I salmi sono una preghiera, parole che si rivolgono a un Tu immensamente grande per chiedergli aiuto, per cantargli la gioia, per arrabbiarsi, per non sentirsi soli.
Un “io”, piccolo e indifeso, che canta e un Tu, grande e immenso, che ascolta.
Una volta, durante la catechesi, chiesi ad un bambino di disegnare un profeta, e lui disegnò sul foglio un grande orecchio. E i salmi di Giusi Quarenghi, riscritti per voci piccole, invitano tutti ad ascoltare, a farci profeti del destino del mondo, della sorte dei bambini, di farci custodi del futuro preservando nel cuore una preghiera luminosa.
Quante sono le voci piccole che non udiamo più? Come Re David, a cui si attribuisce la scrittura dei salmi biblici, dobbiamo farci umili, pastori, e ricondurre a noi le parole per poterle di nuovo cantare. In questo cammino ci sostiene la limpida scrittura poetica di Giusi Quarenghi e le illustrazioni delicate e misteriose di Anais Tonelli.