Cara Marta, benvenuta nel nostro giardino.
E’ il tramonto. La collina innevata sulla quale ci troviamo a passeggiare è affacciata su un cielo dai colori imprevedibili: verdi, arancioni, rosa, gialli. La cornice bianca del paesaggio rende tutto più vivido e caldo. E’ raro imbattersi in un tramonto tanto intenso dopo abbondanti nevicate. Il colore delle tue illustrazioni è denso, pieno, vitale. Non voglio chiederti se il paesaggio della tua infanzia ha influito sulla tua visione del mondo, ma se pensi che le tue illustrazioni abbiano contribuito a creare un’immagine di te stessa più chiara, vivida e precisa? Non ci hai inviato una fotografia, ma un autoritratto a tinte forti.
Quello che fai, rafforza la tua identità. Si finisce sempre per essere quello che si fa, quindi è importante fare cose che possano nutrire e l’illustrazione, l’arte e qualsiasi cosa che si fa con cura, precisione e bellezza tende a far fiorire chi queste cose le fa.
I colori del cielo si intensificano e si mescolano tra loro con maggiore forza. La neve non è più bianca, piuttosto pare di camminare su un tappeto di granatina gusto fragola. Il bianco attrae ogni sfumatura, si mescola con estrema disinvoltura alla luce e ai colori del mondo; eppure quando chiediamo ad un bambino di disegnare la neve o le nuvole lui lascia sempre spazi candidi sul suo foglio. Quale responsabilità ti assumi come illustratrice quando disegni e illustri per l’infanzia? Credi che oggi l’arte abbia un compito sociale preciso?
Tutto quello che si fa ha una ripercussione sugli altri.
Il compito che mi assumo lo descrivo in una frase che disse di Calvino a proposito del compito della letteratura: aggiungere vita alla vita.
Il bosco ai margini della collina è di un azzurro d’altri tempi, i tempi i cui le foreste erano ancora selvagge e inesplorate, quando gli alberi si tingevano di piogge venute da molto lontano e il sottobosco sprigionava aromi da una profondità in cui ardeva un fuoco giovane e potente. Nelle tue tavole, cara Marta, si sente una nostalgia antica e allo stesso tempo una tenerezza commovente per il presente, per il mondo come lo vediamo e attraversiamo oggi. Mescolare i mondi è un privilegio degli artisti, cosa porti con te quando appoggi la matita sulla carta?
Cerco di dimenticare tutto. Perché quello che verrà fuori sarà la cosa più importante, la più onesta.
La sera ha acceso le prime stelle. Le limpide sere d’inverno ti fanno sembrare il cielo più vicino, e qui da questa collina sembra possibile allungare le mani e afferrare un pianeta. Il buio ha un aroma speciale nelle notti prima del solstizio: è un profumo di legna che arde, di vento del nord e di arance.
La cartolina che hai illustrato per il nostro calendario dell’avvento mi ha subito colpito per la sua forza, ma soprattutto per il suo profumo, un profumo che non sentivo da tanto tempo, quello dei pastelli a cera. Basta così poco per ridestare in noi memorie e sentimenti! C’è un giardino della tua infanzia che ti è particolarmente caro?
I giardini della mortella a Ischia, dove andavo in vacanza da bambina. Palme, buganville, cactus, profumo di sale, il giardino che mostra tutto lo splendore del sud. Quando penso al mio primo contatto con il tropicale penso a quello. Magnifico.
Poi però c’è un altro paesaggio, opposto, quello della provincia di Bologna prima del boom edilizio. Quando c’era la neve, e ce ne era tanta eh, mi lanciavo dalla cima della collina fino alla strada a valle. Dalla mattina fino al tramonto, fino a quando la neve quasi diventava ghiaccio dal freddo e il cielo diventava bianco/grigio arancio come quello della cartolina.
Oltre il profilo morbido di questa collina si leva un filo di fumo. Il suo tiepido candore lo fa risaltare contro il cielo notturno. Ci deve essere una piccola baita da queste parti. Un tempo era la casa del giardiniere. Ecco apparire il tetto e due finestre illuminate. Dario deve averci preparato la cena. Ti va di restare in nostra compagnia?
Oh sì! Porterò con me vino e the all’arancia!
Grazie per essere stata con noi, cara Marta.
Breve biografia
Marta Iorio è nata a Napoli, diplomata in pittura all’Accademia delle Belle Arti di Bologna.
È illustratrice e autrice. Scrive e illustra libri illustrati.
“Cicale” , (Topipittori editore) è la sua opera prima come autrice.
In collaborazione con privati ed enti pubblici svolge laboratori per adulti e bambini, dove sviluppa diverse attività artistiche, coniugando le attività manuali a percorsi tematici differenti. Realizza immagini per la comunicazione culturale e artistica di enti pubblici e privati.
Ama l’interdisciplinarietà. Realizza progetti per l’infanzia relazionando l’illustrazione alla scienza e al cinema.
Realizza oggetti e sculture, attualmente lavora ad una serie limitata di giochi illustrati per bambini e ad un libro illustrato sui vulcani.
Ha collaborato con Stichting Roeping, Museo Mart, Consejo Nacional de Cultura Y Arte Mexico,Santarcangelo dei teatri, Sezione Didattica Biennale di Venezia, Cinemovel Fundation, Emergency, Goethe Institut, Topipittori editore ed enti pubblici, scuole e biblioteche.
Il suo lavoro è stato selezionato all’interno di Bologna Illustration Childrens Book fair 2012 e CJ Book Corea 2012.
Ha partecipato a mostre collettive e personali d’arte e illustrazione in Italia, Spagna, Francia, Messico e Giappone.