Ci sono libri che svelano segreti.
La Mela e la Farfalla di Iela Mari edito da Babalibri, è un albo illustrato senza parole. Il silenzio ci permette di vedere e ascoltare ciò che prima era nascosto, e così dal bianco della pagina vediamo emergere una storia piccola, molto piccola.
Per vederla dobbiamo farci umili e amare la vita nella sua puntuale semplicità. Iela Mari riesce con straordinaria disinvoltura a compiere un’operazione difficilissima: coniugare il taglio scientifico dell’albo con la bellezza di una storia.
Non c’è bambino che non rimanga affascinato dalla trasformazione del bruco in farfalla nel susseguirsi delle stagioni.
La Mela e la Farfalla è un libro magico che supera indenne il passare del tempo. Cosa lo rende così speciale è qualcosa che va al di là del primo sguardo, perché è un libro che si sviluppa come una preghiera.
La preghiera è come un cerchio di luce nel quale entriamo e usciamo per ricominciare tutto nuovamente daccapo; è l’insieme delle parole esatte che troviamo per far sì che il miracolo si compia. I segni grafici e precisi di Iela Mari ci trascinano nel fluire di una piccola vita e noi incantati seguiamo la pista.
La mela e la farfalla è un cerchio perfetto, una storia che racconta il compiersi di un destino.
Una volta entrati nel cerchio possiamo vedere oltre la superficie delle cose, come se il nostro occhio interiore si fosse finalmente risvegliato.
La Mela e la farfalla è l’albo del dentro e del fuori, di ciò che si muove in segreto per poi affacciarsi alla vita.
Dentro la mela il piccolo uovo diventa bruco e il bruco nutrendosi della mela diventa grande. Quando è abbastanza forte buca la mela ed esce fuori nel mondo. Una formica lo osserva. E’ estate, ce lo dicono le foglie grandi e verdi. Il bruco tesse un filo e si cala sul ramo. Arriva l’autunno, il bruco entra nel bozzolo. Cosa succeda lì dentro non ci è dato sapere, il mistero della trasformazione ci è precluso, non bisogna guardare né chiedere, il pudore e il rispetto sono imprescindibili in un luogo sacro. Il tempo passa, le foglie diventano scure, si seccano e cadono. E’ l’inverno, il tempo del sonno, dell’apparente immobilità. Poi arriva la primavera e una farfalla nasce dal bozzolo.
La trasformazione è avvenuta. Il tempo sul ramo si ferma, per tre pagine le foglie non cambiano dimensione, restano dei germogli, perché uscire dal sonno è un attimo, un salto che lascia nella crisalide la memoria di ciò che eravamo prima. Poi la primavera esplode. La farfalla vola a cercare la sua casa, la mela nella quale è nata. Non trova la mela, ma il fiore, una culla perfetta per una nuova vita. La farfalla deposita l’uovo e feconda il fiore. Il fiore diventa mela, ma contiene un segreto del quale possiamo nuovamente partecipare ricominciando il libro da capo.
E tutto inizia esattamente da quella mela verde in copertina perché in questo albo nemmeno la copertina è fuori dal cerchio, senza soluzione di continuità la vita pervade ogni pagina.
Questo libro racconta la storia di ogni bambino.