“L’onda”, edito da Corraini, è un libro speciale perché non ha parole.
E come si fa a leggere un libro che non ha parole, chiederete voi?
Bisogna seguire le immagini e tutto sarà chiaro.
E’ la storia di una bambina (potete scegliere voi il suo nome) che vede forse per la prima volta l’oceano.
L’oceano nasconde dei bellissimi tesori e se sappiamo ascoltare e osservare potremmo riempircene le tasche. Anche se questo libro è senza parole, può essere letto più e più volte e ogni volta sembrare diverso, sorprendervi con piccole storie nelle storie.
Un libro da leggere con la mamma o con il papà oppure da sfogliare da soli. Un libro che è bello portarsi in vacanza per fare un tuffo fresco nel mare con una storia nuova negli occhi, capace di farvi vedere le cose più semplici sotto una luce diversa.
Quante cose potrebbero sfuggirci?
Per fortuna ci sono i libri che ci insegnano a vedere il mondo che ci circonda con più attenzione e cura perché ascoltare storie e leggere le immagini vuol dire imparare a conservare sempre nel cuore un senso di meraviglia.
Suzy Lee è un’illustratrice con un’attenzione verso l’immaginario infantile davvero unica. La sua sensibilità la si percepisce subito: con pochi tratti è in grado di comunicarti la gioia, la tristezza, la paura, l’amore sul volto di un bambino.
Le sue storie, quasi sempre silenziose, raccontano piccoli episodi che i bambini vivono nella quotidianità della casa, della famiglia, senza dimenticare mai che la loro realtà è pervasa da un immaginario potente capace di mutare il colore delle cose: ne “L’onda”, per esempio, l’allegria della protagonista cambia, ad un tratto, il colore del cielo.
I bambini sono abilissimi lettori di silent books, le immagini suggeriscono ogni volta una storia diversa e allo stesso tempo fissano vocaboli, affinano i meccanismi narrativi del racconto ad alta voce ed aiutano l’aumento del repertorio lessicale.
Il fatto di non vedere parole scritte li aiuta a cercare le proprie parole e la storia nei dettagli delle illustrazioni, stimolando la fantasia e la creatività.
Come diceva Bruno Munari “la fantasia è la capacità di vedere ciò che non c’è e la creatività è la capacità di ricomporre la realtà a partire da ciò che possediamo”.
“L’onda” è un libro fresco che ben si abbina alla stagione estiva. Se avrete la possibilità di andare qualche giorno al mare, sarà davvero bello rivivere la storia in riva alla spiaggia aspettando l’onda o raccogliendo conchiglie. Oltre alla bambina, all’oceano e ai gabbiani l’altro personaggio che compare nel libro è la mamma, un adulto affettuoso e rispettoso che lascia che il bambino esplori il mondo e faccia esperienza delle cose.
Tutto l’intero albo è impostato sul ritmo dell’onda, lo si capisce subito dai risguardi: i primi sono fatti solo di sabbia, mentre gli ultimi contengono molte conchiglie come se l’onda fosse già passata. E’ un invito, un manifesto di intenti che ci abbraccia e ci chiede di guardare a fondo e di saper aspettare…cosa? La prossima onda, naturalmente.
Anche l’atteggiamento della bambina segue il flusso del mare, prima incerto, poi spavaldo, in ascolto, allegro…tutto si muove sul respiro del mare.
I gabbiani si avvicinano curiosi e amplificano le emozioni della piccola protagonista. Fin dall’inizio pare di sentire il sale sulle labbra, il vento, ma soprattutto il suono della risacca.
E poi la magia: un onda giocosa travolge la bambina e da questo contatto finalmente avvenuto, da questo abbraccio amicale, tutto cambia. Il cielo e il vestitino della bambina da bianchi diventano turchesi e l’oceano svela i suoi tesori, ovvero conchiglie di tutte le forme.
L’amicizia è nata. Nella penultima tavola Suzy Lee ci mostra la bambina che accarezza dolcemente il mare e noi abbiamo la sensazione che qualcosa di magico sia accaduto, abbiamo la sensazione di riuscire ad afferrare l’acqua, la sua essenza azzurra e trasparente, la sua anima antica che ci accompagna da secoli. Un amicizia, quella tra la bambina e l’oceano, che si intuisce durerà per sempre perché nel saluto finale è racchiuso un arrivederci e non un addio.
La poetica di Suzy Lee è raccontata dall’illustratrice stessa nel bellissimo libro “Trilogia del limite” che trovate già a Radice-Labirinto.