Piccola bibliografia ragionata sulla famiglia nell’albo e nel libro illustrato #2

Questo post fa seguito a Piccola bibliografia ragionata sulla famiglia nell’albo e nel libro illustrato #1.

Parte seconda: FAMIGLIA MERAVIGLIA

Illustrazione di David Pintor
Illustrazione di David Pintor

Famiglia di gioco
di corse di vento
basta poco
per sentirsi dentro
quella felicità
se vedi ridere
mamma e papà.
famiglia sorpresa
piena di incanti
senza pensieri
senza rimpianti
ognuno fa quello può
con quello che ha
e tutti sono certi
che basterà.
famiglia segreta
dietro la maniglia
famiglia scoperta
di meraviglia.

Alessia Napolitano

1. A casa dei nonni di Arianna Squilloni e Alba Marina Rivera (Donzelli)
A casa dei nonniUn albo dolce, dalle illustrazioni evocative in cui si narrano le avventure estive di due bambini in vacanza nella casa in campagna dei nonni. La storia così come la tavolozza dei colori segue il ritmo delle stagioni; senza indugio sia l’autrice che l’illustratrice ci mostrano la povertà e l’amore, la noia e l’allegria, la vecchiaia e la giovinezza. L’intreccio di questi elementi fa si che i bambini possano accedere alla meraviglia delle ultime pagine, perché la felicità è una conquista della verità e della semplicità. Una famiglia-meraviglia che nel dialogo tra le generazioni riscopre il valore profondo dello stare insieme e dello stupore.

2. L’Eco di Alessandro Riccioni e David Pintor (Lapis)
L'ecoUn bambino e un papà che giocano con le parole, una piccola famiglia che alla fine del libro diventerà più grande. Le parole sono magiche, le parole sono suono e non solo significato, e se sono suono possono volare leggere dal cuore e tornare cariche di speranza. Una famiglia è quel luogo dove tutto può accadere, anche ritrovarsi con una mamma nuova di zecca. Una famiglia gioca con te, comprende i tuoi desideri e ti porta in bicicletta, in una dolce domenica d’autunno, su in collina, e là, tra le nuvole e il cielo, in mezzo alla natura ti chiede di giocare “ai desideri”. Basta poco: un ino, un ello, un etto…con l’immaginazione si riempono anche i vuoti più grandi, se si immagina insieme.

3. A caccia dell’orso di Helen Oxenbury e Michael Rosen (Mondadori)
A caccia dell'orsoLa Oxembury ci dipinge una famiglia allegra e unita, dove ognuno è di aiuto all’altro persino quando l’impresa sembra impossibile o ci si imbatte in un grande orso. La figura di riferimento è un papà, un adulto complice e vigile. L’adulto in queste illustrazioni appare come una chiave di lettura: abbiamo infatti l’impressione che ciò che sta avvenendo sia soltanto la visualizzazione di parole recitate, e che la famiglia non sia mai uscita dal grande lettone della tavola finale. Pensiamo ad un padre che, come ogni sera, recita la filastrocca che i figli amano tanto e la racconta così bene da far sembrare vero ciò che dice. Oppure si potrebbe trattare di un gioco fatto all’aperto, in un prato che via via si complica in scenari sempre più improbabili (tempeste di neve, orsi che ci inseguono); ma in fondo quello che importa è il potere della fantasia e il fatto che un adulto (coinvolto e coinvolgente) ci guidi nel gioco. E’ un adulto presente che sa riconoscere l’importanza di un rituale e che partecipa attivamente al gioco preferito fatto sempre dalle stesse parole e dagli stessi gesti, come nei migliori rituali domestici.

4. Lenny e Lucy di Philipp ed Erin Stead (Babalibri)
Lenny e LucyUn papà e un bambino che traslocano, un bosco buio e fitto e un ponte di legno che separa la casa dalla foresta. A volte la famiglia è solitudine, è distanza, è una carta da parati piena di fiori giganteschi che tuttavia non riesce a consolarti. Famiglia è un papà che dà una carezza al cane, il migliore amico del figlio, dicendogli “bravo cane”, ma che in realtà vorrebbe accarezzare il bambino e dirgli “ti voglio bene, so di chiederti molto, ma vedrai andrà tutto a posto”. Invece il bambino guarda il bosco e non si cura del padre. Ci sono delle distanze a volte che risuonano come boschi bui. Ci sono distanze che poi vengono colmate. E si riempiono solo grazie ad un ponte, un ponte costruito con fatica sulle proprie paure, magari con l’aiuto di un guardiano che lo custodisce mentre noi non vediamo che il bosco. Gli amici immaginari servono a questo, fanno parte della nostra famiglia e anche se gli adulti non lo sanno perché forse se lo sono dimenticato, possono essere indispensabili per affrontare i momenti difficili. Un libro che non ha paura di mostrare la solitudine e un bambino che, grazie alla sua forza, riesce ad affrontare un periodo triste della sua vita. Famiglia meraviglia quella che lascia lo spazio per crescere, per immaginare finali diversi, che lascia liberi di affrontare la tristezza. Famiglia meraviglia quella che ti crei con gli amici, quella che ti offre un binocolo per guardare da vicino quello che vuoi tenere lontano.

5. Chiuso per ferie di Maja Celijia (Topipittori)
Chiuso per ferieEstate, si parte per le vacanze. Non tutti sono felici di partire: il bambino sulla soglia è triste all’idea di lasciare le sue cose, le stanze che conosce e i profumi che ama. L’auto è carica, non si può aspettare; ma nella casa chiusa qualcosa succede, vecchie fotografie prendono vita. Una nuova famiglia abita la casa adesso, ed essendo una famiglia in miniatura usa la casa e le cose che essa contiene in modo del tutto inaspettato.
Chi c’era prima di noi? Da dove viene una famiglia? Immaginare la vita dei nostri antenati e immergersi nei ricordi può essere davvero emozionante. Guardare il passato e riscoprire, in un dettaglio fuori posto, che il prima abita il presente e ci ricorda di non dimenticare.

6. Re Valdo e il drago di Peter Bently e Helen Oxenbury (Castoro)
Re Valdo e il dragoE’ bello giocare con i propri fratelli, giocare ai cavalieri costruendo castelli. La famiglia è il luogo del possibile. Tutto può accadere se la mamma e il papà restano i disparte per un po’. Che i bambini siano piccoli o meno, il giardino e il bosco diventano luoghi incantati dove giocare indisturbati. Poi il papà arriva e ad uno ad uno porta a letto i suoi figli: prima il più piccino, poi quello di mezzo. Arriva in punta di piedi questo papà-gigante che con la sua discrezione entra di diritto nelle fantasie dei suoi bambini. Resta solo il fratello maggiore a combattere il drago, di certo non avrà paura…i suoni si amplificano, la notte si fa via via più tenebrosa…un enorme drago si avvicina…Ma no! Sono solo mamma e papà. Due genitori amorevoli che si scusano con il bambino per averlo spaventato e forse per aver interrotto le sue fantasticherie (così reali, così importanti!), due genitori che restano nel gioco ancora un poco:“E’ l’ora che i re ritornino a casa” dice la mamma. “I re che con i draghi hanno fatto la guerra han bisogno di un bagno” aggiunge il papà e le raffinate illustrazioni di Helen Oxembury fanno il resto, sottolineando ancora una volta la dolcezza di queste parole. Genitori in disparte, ma che osservano, che lasciano che il gioco e la selvatichezza della natura si intreccino nella vita dei loro figli.

7. Le case degli altri bambini di Luca Tortolini e Claudia Palmarucci (Orecchio acerbo)
Le case degli altri bambiniUna casa racconta molte storie e i bambini che la abitano sono frammenti di quella storia. Poter vedere un bambino nella propria casa è un privilegio, un dono d’amicizia che si può ricambiare solo diventando a nostra volta ospiti. Ogni casa è unica e irripetibile, ha i suoi profumi, le sue simmetrie, le sue parole, e Claudia Palmarucci trasforma i lettori in ospiti invisibili e li invita ad accomodarsi nelle case di Matteo, Simone, Giulia, Lorena, Sindel…Con la sapienza del suo tratto duro e pastoso, Claudia Palmarucci non fa sconti a nessuno: una casa è quella che è, con le sue finestre e i suoi angoli bui, con i suoi sbadigli e il suo disordine, con i suoi tesori e i segreti dei suoi inquilini. Possiamo sentirci sorpresi o respinti, turbati o felici, ma leggendo questo libro ci accorgeremo di quanti frammenti di case siano già dentro di noi, noi che in fondo siamo cittadini del mondo.

8. Mentre tu dormi di Mariana Ruiz Johnson (Cartusia)
Mentre tu dormiCosa succede quando dormiamo? Ciò che abbiamo vissuto durante il giorno si dilata a dismisura, invadendo i sentieri dei sogni. Una famiglia protegge e incoraggia il regno fragile dell’invisibile, lo sostiene con le sue parole e le sue letture, lo preserva uscendo a piccoli passi silenziosi dalla stanza da letto. Una famiglia che culla il sonno di un bambino, che si concede il tempo di un brindisi, che osserva la notte nella sua allegra vivacità. In ultima analisi credo che quest’albo ci parli di equilibrio: quello tra il sogno e la realtà, tra la vita del bambino e quella dei genitori, tra il giorno e la notte, tra il silenzio e il rumore. Non c’è solo un piano di visione , ma tutto si intreccia continuamente per convivere in armonia. Mariana Ruiz traccia nei colori vivi delle sue tavole, continui ponti di interconnessione: una scala, una barca, un libro, il fuoco e infine i gabbiani che liberati nell’isola della notte (un coniglio li fa uscire da un sacco) portano il nuovo giorno nella città in riva al mare. Cucire insieme i piani dell’esistenza dando al bambino un senso di appartenenza (non importa se il piano della realtà si interconnette con quello del sogno…non fanno forse questo i buoni libri da sempre?), è forse uno dei doni d’amore più grandi che una famiglia possa portare ai propri bambini.

9. Cicciapelliccia di Beatrice Alemagna (Topipittori)
CicciapellicciaE’ il compleanno della mamma ed Edith non sa cosa regalarle; ma ecco che l’illuminazione arriva da un gioco di parole: il cicciapelliccia sarà un dono perfetto – rosa, insolito, morbido e senza dubbio affascinante -. Allegra e spensierata come Pippi alla ricerca dello Spunk, Edith percorre le strade di Parigi decisa a trovare il raro Cicciapelliccia. Beatrice Alemagna dipinge Parigi seguendo i passi di Edith, restituendoci l’immagine ideale di una città nella città dove è ancora possibile ritagliarsi mappe di felicità e su misura. Edith, libera di girovagare, esplora il mondo con sensibilità e attenzione, si sente protetta e sicura perché le persone intorno a lei sono come un’estensione della propria famiglia (la fioraia, l’antiquario, la commessa dell’emporio…). Una famiglia fa anche questo: si apre al mondo gettando le basi su cui costruire la fiducia in se stessi e nel prossimo. E non che Edith sia o si senta speciale, anzi: il libro si apre con la descrizione di una famiglia piena di qualità (la mamma canta come un fringuello il papà parla cinque lingue, la sorella è la regina del pattinaggio), mentre Edith – ce lo dice lei stessa – non sa fare nulla di nulla. Eppure aleggia in ogni pagina, anche se di fatto la famiglia non compare mai, una sorta di allegra fiducia nelle sue capacità. Edith è un fiore che deve ancora sbocciare, ma non c’è fretta: il latte è fumante, la casa accogliente nel suo allegro disordine, il cappotto fucsia è appeso all’ingresso pronto per fare di Edith una bambina di mondo. Una bambina contemporanea, allegra e insicura come tutti i bambini, all’inseguimento di un Cicciapelliccia in delicato equilibrio tra sogno e realtà.

10. Genitori felici di Emmanuelle Haoudart e Laetitia Bourget (Logos)
Genitori feliciIl ritratto di una famiglia e il percorso di un amore: nelle tavole di Emmanuelle Houdart si possono vedere tutte le cose della vita, senza avere paura di attraversarle nella loro meravigliosa nudità. Senza nessuna censura, ma con un pudore che nasce dalla bellezza rappresentata con verità, e dal talento che porta alla luce le profondità dei sentimenti, questo albo racconta l’avventura di due genitori che possiamo certamente definire felici.

 

 

11. L’incantesimo della lupa di Clementine Beauvais e Antoine Deprez (Terre di mezzo)
L'incantesimo della lupaLa famiglia non è solo quella in cui nasciamo, ma anche quella che ci scegliamo. Romaine è orfana e la sua più cara amica Lucy rischia di morire a causa dell’incantesimo gettato su di lei dalla Lupa Strega che vive nella foresta e a cui, il padre di Lucy, ha ucciso la cucciola. Una storia di morte e di rinascita, dove il buio e la luce si intrecciano di continuo disegnando il sottobosco misterioso dei nostri sentimenti. Nessuna linea netta in questo libro illustrato dalla trama veloce e cinematografica, perché non ci possono essere confini nell’amicizia e nella famiglia: ognuno viene accolto e amato per quello che è o decide di essere. Un libro che racconta che c’è un ponte tra il bosco e il paese arroccato sulla collina, un legame indissolubile tra gli amici, e un filo misterioso che lega gli animali agli esseri umani. Ognuno si sentirà accolto in questa famiglia se saprà farsi umile, se saprà vedere oltre le apparenze e pensare che ogni strada è percorribile nel rispetto di sé e degli altri.

12. Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno di Silvia Vecchini e Marina Marcolin (Topipittori)
Peosie della notte, del giorno, di ogni cosa intornoUna raccolta di poesie per entrare con parole preziose nel cuore di ogni bambino e portare alla luce o ridefinire i ricordi splendenti che l’infanzia porta con sé. Tra le righe e i silenzi del linguaggio poetico si nasconde lo sguardo di una famiglia che annota e si commuove per le piccole scoperte di ogni giorno. I genitori possono essere presenze rassicuranti nel tessuto dei giorni, custodi della meraviglia e porti sicuri in cui ricucire le vele e prendere coscienza dei viaggi appena conclusi. Silvia Vecchini descrive con delicatezza le ore e le stagioni di un bambino, restituendoci, ad un tempo, uno sguardo autentico sulla vita nella sua interezza. Occorrerebbe sempre inserire una raccolta poetica in ogni bibliografia perché la parola magica della poesia, è la sola capace di dare voce alle profondità , la sola, quando davvero talentuosa, capace di non soffocare i sentimenti e la vita nella morsa asfissiante della retorica, della didascalia e delle stereotipia.

13. Anna si sveglia di Komako Sakai (Babalibri)
Anna si svegliaE’ notte, tutti dormono, tutti tranne Anna. La casa è silenziosa e la luna splende alta nel cielo. La casa disegnata da Komako Sakai racconta con dolcezza infinita di una famiglia, una famiglia che in questo albo, come in altri albi di questa bibliografia, non compare. La famiglia di Anna è silenziosa, addormentata, eppure così presente, pare di avvertirla in ogni angolo della casa, protegge Anna nel suo ciondolare notturno. C’è un profumo buono nelle delicate illustrazioni di Komako Sakai, un mistero di tenerezza che sostiene e accompagna ogni gesto di questa bambina che non avvertiamo mai sola. La casa diventa uno scrigno di meraviglia, un luogo incantato da vivere nella solitudine della notte.

 

 

14. Il figlio delle stelle di Oscar Wilde, all’interno della raccolta “ Una casa di melograni”
La casa dei melograniUna raccolta di fiabe uniche nel loro genere, scritte dalla penna poetica e mai banale di Oscar Wilde. Un grande scrittore dall’animo sensibile che ha sempre amato narrare ai bambini. All’interno di questo splendido libro dimenticato dai più, si trova il racconto “Il figlio delle stelle”, un fanciullino caduto dal cielo avvolto in una coperta trapunta di stelle.
Allevato da una povera famiglia di boscaioli, il bambino cresce palesando, giorno dopo giorno, una bellezza straordinaria; tuttavia questa bellezza lo rende crudele nei confronti degli altri bambini e feroce con i poveri e gli infermi. Un giorno incontra una mendicante che dice di essere sua madre; punto nell’orgoglio il ragazzo scaccia la vecchia in malo modo. Per questo suo gesto ignobile, viene tramutato in un essere orrendo costretto a vagare in cerca della madre per ottenere il suo perdono. Dopo lunghi anni, la sua sofferenza risplende forte come la verità conducendolo verso un lieto fine. Una fiaba lineare eppure complessa, ricca di citazioni e arricchita dalle parole preziose di Oscar Wilde. Il bimbo stella dovrà conquistare la sua forza attraverso l’esperienza dell’umiltà. Una fiaba che diventa una parabola di vita per tutti i bambini, specie per quelli che vivono in questa contemporaneità così profondamente solcata dall’esodo dei popoli e in preda ad una conclamata xenofobia.

15. Il barbaro di Renato Moriconi (Gallucci)
Il barbaroLa fantasia diventa realtà nei giri di una giostra. Un bambino sogna di battaglie, di draghi, di ciclopi, ma la giostra si ferma e le braccia di papà arrivano a prenderlo. Se è vero che la famiglia sostiene la meraviglia, diventa anche àncora di salvezza quando si tratta di prendere coscienza della realtà. Questa bibliografia si chiude così, con il pianto di un bambino che dal mondo dei sogni precipita nella realtà. Pare crudele il papà che distoglie il bambino dai suoi giochi, che non paga un altro giro di giostra; ma la famiglia, qualunque essa sia, serve anche a questo, a dare regole, limiti e confini, perché solo nei suoi confini amorevoli i bambini possono diventare gli Ulisse di domani. Non ci può essere un ignoto da esplorare, o una porta segreta da aprire senza aver interiorizzato il concetto del proibito e aver maturato la certezza di braccia sicure a cui ritornare, pronte ad afferrarti anche nei pericoli più straordinari. La famiglia costruisce contemporaneamente le colonne d’Ercole e la fiducia per superarle; così il bambino di Renato Moriconi con la sua disperazione primigenia – la stessa disperazione di chi è stato cacciato dal giardino delle delizie – pare chiudere il libro in negativo, nella sospensione di un mancato lieto fine; ma a ben guardare questo magnifico albo spalanca, nella sua ultima pagina bianca, il confine della meraviglia. Tutto si chiude per riiniziare di nuovo.

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